Volla, intervista all’ex sindaco Angelo Guadagno: “Vi spiego cosa ho fatto per Volla”

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In una campagna elettorale fatta a toni bassi, svolta per lo più nelle case degli elettori, ritorna a dire la sua Angelo Guadagno, stimato medico vollese e politico di navigata esperienza, che ha indossato la fascia tricolore come sindaco di Volla dal giugno 2012 al marzo 2015 vincendo le elezioni con la coalizione di centrosinistra. Molti contavano, dopo l’inaspettata battuta di arresto, in una sua nuova candidatura per competere contro i rivali politici di sempre, ma non essendoci le condizioni politiche e gli uomini con cui confrontarsi, ha deliberatamente scelto di lasciare momentaneamente il campo ad altri candidati, ma non per questo a non dover ristabilire quella verità storica che, a distanza di mesi dalla fine del suo mandato da sindaco, merita di essere conosciuta.

Dottor Guadagno perché sente il bisogno di comunicare ancora qualcosa ai suoi concittadini?
Innanzitutto, credo sia doveroso ristabilire la verità sul perché oggi il Comune di Volla si trova commissariata. Lo scioglimento del Consiglio Comunale è avvenuto non perché mi sono dimesso da sindaco, ma semplicemente perché le forze di opposizione insieme a tre consiglieri comunali della maggioranza (Petrone ex PD, Raciti e Montanino della lista civica eletti con la coalizione di centro sinistra) hanno deciso di unirsi per causare irresponsabilmente lo scioglimento immediato del Consiglio Comunale a seguito delle dimissioni della maggioranza dei Consiglieri, ai sensi dell’art. 141 del D.Lgs. 267/2000.
Oggi devo prendere atto che alla luce degli schieramenti politici che sono scesi in campo per le amministrative di Volla, quell’operazione che è partita con la mia sfiducia si è rivelata una vera e propria strategia diretta a sovvertire le forze politiche che in quel momento stavano governando il paese, nell’unico interesse di destituire un capo di una coalizione eletta democraticamente dai cittadini vollesi.
Coloro che oggi si propongono come area comune, sono gli stessi che l’anno scorso hanno permesso a questo paese di essere commissariato, lasciando Volla al degrado e all’abbandono per ben 16 mesi. Vorrei, infatti, ricordare che le forze di opposizione ed i tre consiglieri comunali di maggioranza della precedente amministrazione avrebbero potuto dimettersi entro il 24 febbraio, consentendo ai cittadini di Volla di poter eleggere il nuovo Sindaco a maggio 2015 in concomitanza con le elezioni regionali e non invece a giugno del 2016, con l’unico scopo di far dimenticare ai vollesi quel1 gesto irresponsabile e privo di alcuna logica di interesse collettivo.
In questo momento molti candidati dichiarano in aperta campagna elettorale di operare per l’esclusivo interesse del paese, ma se davvero ci tenevano al bene della gente era doveroso da parte loro assumersi le proprie responsabilità in tempo utile. Le dimissioni contestuali di 9 consiglieri potevano essere presentante una settimana prima dando la possibilità alla cittadinanza di scegliersi il nuovo sindaco e una nuova amministrazione nel giro di pochi mesi. E invece, col senno di poi, devo supporre che coloro che hanno determinato la fine della mia amministrazione, non avevano il tempo sufficiente ad organizzarsi per presentarsi agli elettori compatti così come lo sono oggi. Probabilmente per loro era molto più comodo che Volla avesse una guida commissariale piuttosto che una guida politica in questi mesi.

Lei ha deciso di restare fuori dalla competizione elettorale, ma cosa ricorda dei suoi tre anni da Sindaco di Volla?
Al nostro insediamento avvenuto nel giugno 2012, dopo la giunta Ricci di centrodestra, abbiamo trovato una situazione finanziaria disastrosa. Innanzitutto, su invito della Corte dei Conti, abbiamo dovuto ridurre l’anticipazione di tesoreria (liquidità economica sulla quale si pagano gli interessi) da 3,5 milioni di euro fatta dalla precedente amministrazione negli anni precedenti a 1 milione di euro, diminuendo sensibilmente il costo degli interessi che il Comune era costretto a pagare all’istituto tesoriere. Oltre ciò, la mia giunta aveva ereditato dalla precedente amministrazione debiti nei confronti dei fornitori e delle ditte per circa 9 milioni di euro. Una massa debitoria enorme che abbiamo ridotto di circa 6 milioni di euro. Inoltre, abbiamo predisposto un regolamento per la dismissione del patrimonio immobiliare, approvato anche dalla Regione Campania, che finalmente può consentire la vendita del patrimonio immobiliare secondo regole e principi certi e sicuramente trasparenti nell’interesse del paese. Ancora, con enorme impegno abbiamo lavorato per lottare contro i grossi evasori, che fino a quel momento avevano goduto nel nostro paese di una certa impunità fiscale.

Per l’istruzione, oltre ai grandi interventi di manutenzione e messa in sicurezza di alcuni istituti scolastici presenti nel territorio di Volla, la mia amministrazione ha presentato ed ottenuto un finanziamento europeo per 200 mila euro per la costruzione del primo micro nido comunale presso l’istituto De Sica, grazie al quale a marzo di quest’anno è stata data la possibilità a 15 famiglie di Volla di usufruire dei servizi di prima infanzia a costi decisamente sostenibili. In più, abbiamo ottenuto un finanziamento dalla Città Metropolitana di 2,3 milioni di euro per la realizzazione di un Liceo Scientifico in via Filichito, che consentirà di rilanciare l’immagine di Volla sotto tutti i punti di vista. Purtroppo, a causa di una strategia politica scellerata, non ho avuto abbastanza tempo per concludere un progetto così importante per il mio paese.
Sull’ambiente, voglio solo ricordare che, grazie all’amministrazione Guadagno la raccolta differenziata è passata in pochi anni dal 39% al 65% per poi diminuire di nuovo in questi 16 mesi. Molti cittadini, inoltre, ricorderanno che la giunta da me guidata ha provveduto anche a far rimuovere senza alcun costo in capo al Comune i rifiuti dalla strada Provinciale SP1 con la contestuale istallazione di 8 telecamere a spesa della Provincia allo scopo di inibire lo sversamento illegale dei rifiuti. Per di più, è stato ottenuto un finanziamento di circa 400 mila euro per la realizzazione a Volla e l’attrezzaggio dell’Isola Ecologica, che purtroppo non ha visto la sua concretizzazione a causa dell’interruzione del mandato. Un altro finanziamento era stato ottenuto per la realizzazione della Casa dell’Acqua, ma che purtroppo non è stato utilizzato, nonostante il mio invito ad intraprendere tutte le azioni necessarie alla realizzazione di un opera che avrebbe dotato anche Volla di un servizio di erogazione di acqua pubblica con un forte risparmio sia per i cittadini che per il Comune.

Per le opere pubbliche, oltre all’indizione della gara per il rifacimento dei marciapiedi di Via Petrarca e al rifacimento del manto stradale delle vie cittadine (tuttora in corso), l’impegno da parte della Città Metropolitana (con gara già espletata) di illuminare via Palazziello, la realizzazione del collettore De Carolis e CAAN01l’impermeabilizzazione degli alloggi popolari della 219 di via Alfieri, abbiamo lavorato in collaborazione con il CAAN per sbloccare i fondi per la realizzazione delle rampe dedicate all’accesso diretto alla struttura mercatale. Infine, abbiamo ottenuto un finanziamento europeo per circa 7 milioni di euro per l’efficientamento energetico con la riqualificazione degli immobili di proprietà comunale di via Ariosto e di via Alfieri, ma ad oggi non ho notizie certe sull’indizione della gara ma credo che ci sia il rischio concreto che queste risorse vadano perse.

Qualcuno addebita alla sua amministrazione di aver ulteriormente cementificato il territorio vollese. Lei stesso viene definito il “Sindaco delle gru”. Cosa risponde a chi oggi vede Volla invasa dai cantieri edili?
Credo che sia giunto il momento di chiarire quali sono state le scelte che hanno portato all’apertura di numerosi cantieri nel Comune di Volla. Innanzitutto è opportuno ricordare, anche ad alcuni candidati che in passato hanno amministrato questa città, che vari cantieri sono frutto delle scellerate deliberazioni consiliari degli anni 2009/2010, dove in piena zona agricola e col parere negativo del prof. Ferrigni redattore del P.U.C. e con il voto contrario della minoranza di cui facevo parte, l’amministrazione di centro destra guidata da Ricci decise dove si doveva costruire la nuova edilizia popolare a scapito del territorio agricolo vollese. Altro fatto increscioso che merita di essere ricordato è che l’amministrazione Ricci all’entrata in vigore dell’intervento legislativo che consentiva per gli ampliamenti un aumento volumetrico fino al 20% mentre per le demolizioni e ricostruzioni un ampliamento fino al 35%, decise nel febbraio 2010 di applicare il Piano Casa soltanto alle due aree individuate per l’edilizia popolare (rispettivamente in via Sepone-via Napoli, via Filichito), escludendo la restante parte di paese da una misura che avrebbe rilanciato l’edilizia vollese in modo equo e democratico.

Mi assumo, invece, la responsabilità degli interventi di riconversione di alcuni insediamenti industriali vetusti e non attivi presenti a Volla, che ha portato al rinnovamento del tessuto urbano senza aumentare il volume esistente e senza ulteriore consumo di territorio, così come previsto dalla Legge 106/2011 “Sviluppo Italia”. In questo caso, nonostante la Regione Campania non avesse e non ha ancora normato questa fattispecie di intervento urbanistico, a Volla nell’interesse esclusivo della collettività, il Partito Democratico ha votato quel deliberato di riqualificazione urbana prevedendo tra l’altro il massimo degli standard urbanistici previsti dalla legge.
Infine, nell’ambito delle politiche socio culturali, tra le diverse attività intraprese dalla mia amministrazione non possono non annoverare i 700 mila euro ottenuti per la ristrutturazione ed ampliamento del Centro Polisociale Cennamo, l’assegnazione di una sede dopo 25 anni per la Protezione Civile Antares oppure lo screening gratuito per tutti gli ex dipendenti della Sacelit in seguito all’accordo tra Comune di Volla ed Asl Na 3 Sud, grazie al quale abbiamo salvato delle vite umane.

Come valuta il suo operato per Volla?
L’operato di un sindaco e della sua amministrazione deve essere valutato a scadenza naturale dei 5 anni e non certamente a metà del suo percorso. Alla luce dei fatti ampiamente documentati e consultabili dai cittadini presso la casa comunale, forse era giusto portare al compimento quel programma elettorale che tutti i consiglieri della coalizione di centro sinistra avevano appoggiato e condiviso fino al giorno in cui i tre consiglieri di maggioranza insieme ai consiglieri di opposizione hanno deciso di affidare irresponsabilmente il paese in mano al commissario che, per ovvie ragioni di tempo, non è riuscito a garantire una continuità progettuale e gestionale avviata dalla mia amministrazione.

Con questo faccio gli auguri ai quattro candidati sindaci e ai potenziali consiglieri comunali, che sicuramente lavoreranno nell’esclusivo interesse della collettività.