Alla ricerca di Dory: l’avventura negli oceani continua

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Era il lontano 2003 quando la Disney ci portò in giro per gli oceani e ci fece conoscere personaggi che quasi subito divennero storici, e lo fece con “Alla ricerca di Nemo”. Dopo tredici anni ci riprova, con uno spin-off, “Alla ricerca di Dory”, incentrato totalmente sul pesciolino chirurgo che soffre di perdita di memoria a breve termine.
Si inizia subito con una Dory giovanissima, accudita con un amore infinito dai due genitori, che sanno del suo problema, che sono preoccupati per lei, e proprio per questo non possono fare a meno di volerle un’infinità di bene.
Allontanatasi da casa nel tentativo di prendere una conchiglia per la madre, cercherà disperatamente di tornare dai genitori, senza riuscirci, fino a quando la perdita di memoria a breve termine di cui soffre non cancellerà man mano anche il loro ricordo.
Durante una gita scolastica a cui partecipa con Nemo, Dory inizia ad essere vittima di una serie infinita di flashback, che la riportano inaspettatamente indietro nel tempo, e le ricordano chi cercava.
Convinta di sapere dove andare, riesce a convincere Nemo e suo padre Marlin ad aiutarla a raggiungere quella che ricorda ormai essere la sua casa, nonostante Marlin sia estremamente riluttante.
Tutto va per il meglio fino a quando, dopo uno scampato pericolo per la vita del piccolo pesce pagliaccio, Marlin non allontana rabbiosamente Dory.
A questo punto Dory si perde di nuovo, ma nel parco acquatico in cui arriva ritrova vecchi amici e ne conosce di nuovi, che la aiutano a ritrovare i genitori ed a capire come, comunque, Nemo e Marlin siano stati per lei un’incredibile famiglia.
Si farà aiutare da un polpo, Hank, che nell’oceano ha vissuto esperienze traumatizzanti, ed il cui sogno è quello di riuscire a vivere da solo in un acquario, in tranquillità. Dory, a modo suo, lo convincerà che la vita è ben altra cosa.
I due pesci giullari, dal canto loro, non perdono occasione per capire come Dory, nonostante il suo limitante handicap, sia incredibile ed incredibilmente importante per loro.
Dopo tredici anni si prova a bissare un successo indiscusso ed indiscutibile. Si riesce a creare una storia in cui non mancano i soliti ingredienti Disney: autodeterminazione, superamento dei propri limiti, forza che si trova in amicizie indissolubili. E tutto questo ci porta ancora una volta a farci ridere come solo la Disney sa fare, a farci sorridere come solo certi personaggi sanno fare, a farci commuovere come solo certe storie sanno fare.

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