Pompei: riscoprire ogni giorno la vocazione caritatevole della città, sulle orme di Bartolo Longo

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A circa due giorni di distanza dalla scesa del quadro della Madonna del Rosario per il tradizionale “rito del bacio”, evento di eccezionale devozione, che richiama ogni anno, il 13 novembre migliaia di fedeli nella città mariana, il gruppo politico “Programmiamo Pompei” fa alcune considerazioni in merito. E’ necessario, innanzitutto, mantenere alta la vocazione religiosa della città strettamente collegata all’impegno caritatevole del fondatore Beato Bartolo Longo. L’avvocato di Latiano, con la sua opera instancabile, ha lasciato in eredità alla città un insegnamento specifico: “Tendere la mano agli ultimi, agli emarginati, a coloro che quotidianamente vivono difficoltà.” Un messaggio chiaro è la necessità di allungare l’occhio su tanti cittadini pompeiani che patiscono mille affanni e spesso sono soli. L’impegno di “Programmiamo Pompei” sarà in questa direzione, così come ribadito nei diversi incontri pubblici promossi sino ad oggi. In agenda ci sono tanti altri appuntamenti, messi in piede dagli attivisti. “Saranno altri momenti di confronto, inclusione e partecipazione. Però in questa fase si è lontani da qualsiasi tipo di ufficializzazione” ribadisce il gruppo politico”A dicembre, come già anticipato in precedenza, la coalizione formalizzerà il proprio programma con la stesura di un documento condiviso” ha riferito Marianna Di Paolo, responsabile per la comunicazione di “Programmiamo Pompei”.