Al MANN la moda al servizio dell’arte. Il direttore Giulierini: “Il museo è in continuo dialogo con la città”

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“Siamo continuamente al lavoro per aprire il museo alla città e, come nel caso di ModArte, all’imprenditoria giovanile, divenendo così un volano per l’economia di Napoli” dichiara Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in occasione della conferenza stampa di presentazione di ModArte, il fashion design contest, organizzato da Officina delle Idee, in cui alta moda e arte si fondono per la salvaguardia ed il recupero delle memorie storiche e culturali partenopee. Il MANN sarà la cornice artistica della seconda edizione dell’evento che si terrà nella serata di domenica 26 febbraio e che vedrà Anna Falchi come madrina. “Sono rimasto molto colpito da questa iniziativa che ho conosciuto, da ospite, durante la prima edizione, quando ho subito invitato gli organizzatori a ripetere questo fascinoso incontro di Moda e Arte all’interno del Museo Archeologico” racconta il direttore “Noi qui conserviamo anche la moda, come ad esempio i gioielli egizi”.

Un dialogo continuo dunque tra museo e città, che tiene fede alla dichiarazione dello stesso direttore Giulierini nell’ottobre scorso, ad un anno del suo arrivo a Napoli “Farò del museo una piazza aperta”. “A breve inaugureremo anche un bookshop dove, accanto a gadget e libri, ci saranno le eccellenze locali”. “Sono fermamente convinto che, per lo sviluppo dell’economia si debba coniugare imprenditoria locale e patrimonio culturale” continua Paolo Giulierini, alla guida del MANN da ottobre 2015  “Napoli deve smetterla di piagnucolare:  ha molte potenzialità e molta vivacità per emergere”.

“Modarte – La Moda al servizio dell’Arte, che vedrà in passerella Gianni Molaro, Hany El Behairy, Danayse e de’ Nobili Gioielli, rappresenta non solo un sogno condiviso da molti, ma è il frutto di sinergie tra istituzioni culturali ed associazioni locali, che lavorano al recupero della memoria storica” dichiara Rosa Praticò, presidente di Officina delle Idee, l’associazione che organizza l’evento. Moda, arte, artigianato locale, musica rappresentano così un connubio perfetto per la valorizzazione del patrimonio culturale partenopeo; si fondono così cultura ed economia che sono “i cardini da cui deve ripartire la nostra città”, spiega Rosa Praticò.

La mission di Modarte, come per la prima edizione tenutasi lo scorso 5 luglio in piazza dei Martiri, è quella di sostenere il progetto dell’Associazione I Sedili di Napoli Onlus: “Sembrano pietre … ma sono Radici”, finalizzato al restauro conservativo delle “pietre di spoglio“, quegli elementi architettonici provenienti da templi ed edifici di epoca greco-romana che i napoletani dal Rinascimento e fino al secolo XVIII vollero preservare inglobandoli nei nuovi edifici per manifestare l’orgoglio delle nobili origini e la grandezza della città di Napoli. “Abbiamo un lascito importante, di oltre duemila anni di storia, di una città che ha saputo esprimersi al meglio in diverse discipline: dalla musica al canto alla letteratura alla moda” sottolinea Giuseppe Serroni, presidente dell’Associazione i Sedili di Napoli Onlus “Oggi il lascito degli antenati è sottoposto all’incuria e all’abbandono, semplicemente perché ‘le pietre’ non sono considerate reperti archeologici. Bisogna salvaguardali perché rappresentano la nostra identità e la continuità con le origini”.

Su https://www.facebook.com/modarteofficial/?fref=ts il video, con testo di Enzo Di Paoli e ricerche di Giovanni Postiglione e Claudia Larghi, che ripercorre il leitmotiv di ModArte.