Il 25 al Grand Hotel La pace di Sant’Agnello presentazione del libro Paradox

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Alle ore 19 di domenica 25 giugno al Grand Hotel La Pace di Sant’Agnello  la giovane scrittrice Adriana Moccia presenta il suo primo romanzo. Una storia che si ispira alle vicende vissute dalla stessa autrice. Il libro è acquistabile sulle librerie on line

La storia: Lunghi capelli castani e grandi occhi nocciola. Amanda Evans è una diciassettenne nata e cresciuta in California. Vittima di tragici eventi, perde i genitori ed è costretta a trasferirsi da suo zio Vincent, uno stimato avvocato che vive in Italia. Amanda cade in una pericolosa depressione che la induce a isolarsi dal mondo. Successivamente iniziano ad accaderle vicende inspiegabili e spaventose, finché, un giorno, arriva a scuola Roberto: un nuovo studente dai lineamenti perfetti e gli occhi a mandarla color ghiaccio. Da quel momento la vita di Amanda prende una svolta. Quando è con lui riesce a mettere da parte le sofferenze e i ricordi dolorosi. Ben presto però capisce che Roberto nasconde un segreto. Le anime dei due protagonisti sono legate da una missione che lui deve compiere: salvare Amanda da un pericoloso destino. Tuttavia la scelta di stare insieme metterà in pericolo entrambi, conducendoli in un costante bilico tra la vita e la morte.
Paradox è un racconto drammatico e colmo di suspense, che vede due ragazzi legati da un amore che li salva e li distrugge nello stesso tempo, ma è anche una storia di speranza per i protagonisti che, tramite un percorso psicologico e spirituale riescono a riassaporare la perduta gioia di vivere.

BIOGRAFIA

Adriana Moccia è nata nel 1990 a Sorrento, splendida cittadina del Sud, situata fra il golfo di Napoli e la costiera Amalfitana, dove è cresciuta e dove vive insieme a suo padre. Sin da piccola è avida lettrice e collezionista di romanzi e dedica il tempo libero alla scrittura creativa. Di fede cristiana e figlia di genitori musicisti, è cresciuta amando la musica e adora cantare. Ha vissuto un’infanzia difficile a causa della separazione dei genitori e alla lontananza da sua madre. In questo periodo trova supporto in suo cugino Roberto, purtroppo stroncato poco tempo dopo da una malattia, e al quale ha dedicato Paradox. Oltre alla letteratura, la sua materia preferita a scuola era Storia dell’Arte: l’architettura gotica, i castelli medioevali e l’espressione vittoriana dell’arte funeraria sono i suoi stili artistici preferiti e hanno ispirato le scenografie di questo romanzo. Dopo essersi diplomata al liceo artistico, intraprende gli studi di recitazione e cinematografia. La lettura e la scrittura sono il suo rifugio e il cinema il suo mondo. Ha scritto Paradox sviluppandolo con un occhio più da regista che da scrittrice. Si definisce estremamente fantasiosa ed empatica. Questi due aggettivi che la caratterizzano sono stati l’impulso per l’ideazione e la pubblicazione di Paradox. La parte empatica di sé, invece, ama far emozionare le persone, e spera che con Paradox ci sia riuscita.