Vaccini obbligatori, un tema spinoso anche in Campania

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Molte sono le opinioni relative all’obbligatorietà dei vaccini nelle scuole, in diverse Regioni d’Italia si sono anche alzate le forme di protesta e di contestazione.

Italia e Vaccino obbligatorio

E’ di questi giorni la notizia relativa all’opinione di alcuni genitori napoletani che riferiscono testuali parole sui vaccini obbligatori: Importanti ma non vanno imposti

Le ragioni per tale affermazioni si concentrano sia sull’importanza dei vaccini sia sulla condizione di obbligatorietà e fanno proseguire la protesta che anche in Alto Adige resta viva nei giorni attuali.

Una madre sostiene che le vaccinazioni siano importanti, dicendo che ha due figli rispettivamente di 6 ed 8 anni entrambi vaccinati, ma che sull’obbligatorietà prevista dal decreto non si trova  d’accordo, perché deve essere una scelta del genitore quella di vaccinare o meno i figli.

Molte polemiche hanno riguardato anche la sedicente correlazione tra autismo e vaccini oggi il quadro normativo però impone i vaccini e chi si trova nel ruolo di genitore sente che viene ad essa o ad esso sottratto il compito di decidere per il meglio del figlio o della figlia, il che crea un precedente culturale anche.

Va detto però che per le bambine ed i bambini dai 7 ai 16 anni si parla di sanzioni e non di divieto a frequentare le scuole.

Le impressioni dei genitori di Napoli

Sul decreto legge che inserisce la clausola di obbligatorietà dei vaccini per fascia d’età una madre di Napoli interviene sulla convinzione dell’importanza dei vaccini, pur mantenendo talune perplessità sul meccanismo di imposizione. Sue parole sono state:

È un comportamento che va contro i principi di uno stato democratico. Non vi è dubbio sull’importanza di fare prevenzione, ma l’imposizione dall’alto non va bene. Occorrerebbe prima un adeguato studio e, al di sopra di questo, un’opportuna informazione ai cittadini, prevedendo anche un confronto.

La signora è madre di una ragazza 14enne mentre dal lato dei padri alcuni di loro sostengono che la linea debba rimanere quella prevista dalla legge che stabilire paletti ferrei sul tema dei vaccini e vieta la frequenza a scuola a chi non è vaccinato.

Alto Adige e Vaccini

In Alto Adige è stata approvata una mozione definita come “contro le misure coercitive” previste dal decreto del governo sul tema dei vaccini.

Successivamente 130 famiglie altoatesine hanno avanzato la proposta di chiedere asilo politico all’Austria, quindi questo tema ha sollevato non poche forme di protesta.

Chi da una parte chiede rassicurazioni e coordinamento sul tema della vaccinazione obbligatoria (i genitori del napoletano) chi invece addirittura definisce questa legge approvata in tema di vaccino come coercitiva e avanza l’ipotesi di cambiare nazionalità o di recarsi in luoghi dove non sussista tale forma coercitiva individuata appunto come tale.

E’ notizia ANSA quella che segue:

I genitori hanno già scritto al presidente italiano Mattarella, a quello austriaco Van der Bellen, come anche al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra.  Di certo non avveleneremo i nostri bambini. Asilo non chiede solo chi scappa da una guerra, ma anche chi si vede privato dei diritti umani.

Queste le parole dell’attivista no vax Reinhold Holzer rilasciate appunto all’Ansa.