I Vini di Indovino: il sommelier recensisce la riserva che matura in barrique

Pubblicità

Ravello Rosso Riserva DOC, Selva delle Monache, Ettore Sammarco, 2012
La storia della famiglia Sammarco si intreccia con quella della Costa D’Amalfi e con la viticoltura eroica qui portata avanti con grande sacrificio. Infatti, qui le viti si arrampicano in alto verso la sommità dei monti lattari in piccoli appezzamenti strappati alla roccia nel senso stretto del termine. Gli arditi terrazzamenti sono raggiungibili soltanto attraverso ripidi e tortuosi sentieri, senza la possibilità di poter fruire di mezzi meccanici. Le varietà storiche, risalenti all’epoca ellenica, sono qui allevate su un suolo di natura calcarea e vulcanica con il sistema a pergola ed a spalliera: sono quelle tipiche del territorio amalfitano, ed insistono solo qui, integrate da poche varietà regionali. La Casa Vinicola Ettore Sammarco prende vita nel 1962 sulla solida base della Azienda Agricola condotta proprio da Ettore Sammarco, agronomo e sognatore di una cantina tutta sua. È così che, pioniere in questa zona particolarmente vocata, ha iniziato a produrre vini di qualità a suo marchio, anziché vendere le uve e lo sfuso: com’era consuetudine all’epoca! Hanno raccolto il testimone il figlio Bartolo, che segue tutti i processi dalla vigna alla bottiglia, e le figlie Antonella e Maria Rosaria che su occupano del settore commerciale. Quest’oggi vi parlo del “Selva delle Monache”, una Riserva da Aglianico e Piedirosso vinificata in acciaio, a contatto con le bucce per 15 giorni, poi elevata in barrique per 18 mesi, ed infine affinata per 6 mesi prima della commercializzazione. Tinto di un rubino vivido dall’orlo granato, al naso si apre su un ventaglio olfattivo di carruba, rabarbaro, geranio, ciliegie nere mature, chiodi di garofano, tabacco e cioccolato. Il sorso è d’impatto, pieno, morbido ed avvolgente, ben equilibrato da una buona dose di freschezza, da tannini fitti ma ben maturi, ed una lunga scia sapida intrisa di ritorni aromaticità soprattutto speziati e fruttati. Un rosso da bere a 16°C in un ampio calice, in abbinamento a degli Ziti spezzati al ragù.
RUBRICA A CURA DI ANTONIO INDOVINO , Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia, Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina