Il 7 novembre a Napoli, grandi maestri pasticceri interpretano i dolci delle feste

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I Dolci delle Feste edizione 2017 Ph: Stefano Renna / Roberta De Maddi nella foto : Antimo Caputo e i pasticcieri con i loro dolci

Torna al Renaissance Hotel Mediterraneo l’originale kermesse targata Mulino Caputo

Un tuffo nella storia e nella grande tradizione. Quella antichissima che ha sopravvissuto a millenni di guerre e terremoti ed è arrivata fino ai nostri giorni per incoronare Napoli come una delle città con i più numerosi, originali e golosi dolci delle feste natalizie. Sarà questo lo scenario che i maestri pasticceri, chiamati a raccolta dall’azienda Mulino Caputo, esploreranno con la loro arte  e la loro personale interpretazione mercoledì 7 novembre al Renaissance Naples  Hotel Mediterraneo, nell’evento che da sette anni mette sotto i riflettori i dolci delle feste. Un’anteprima che anticiperà le tendenze e le novità che, nel solco della solida e rinomata

Struffoli – foto di Vincenzo Pagano

tradizione natalizia partenopea,  delizieranno i buongustai nel mese di dicembre. Un attenzione particolare sarà riservata al dolce di Natale per eccellenza, quello che si trova solo nelle vetrine di Napoli per tutto il periodo delle feste, quello che fino all’epifania accompagna i momenti dolci dei campani: gli struffoli. Infatti nella panoramica terrazza Angiò del Renaissance i protagonisti dell’evento si confronteranno sul tema degli struffoli, uno dei dolci simbolo per eccellenza della città e del suo carattere schietto e popolare. Farina, zucchero, uova e miele, niente di più semplice per un dolce che ha attraversato i secoli. Ovviamente alla nascita tra gli ingredienti non c’erano le uova ed erano fritti nel grasso di maiale. Ma poi a Napoli hanno trovato non solo casa ma anche la loro evoluzione naturale rispetto a quello portato dai greci in Italia quando fondarono Parthènope, nell’VIII secolo a.C. Oggi è diventato un must della pasticceria cittadina ed ai maestri pasticceri sarà chiesto un particolare sforzo creativo per proporre una propria ed originale interpretazione. Naturalmente, il focus non sarà solo sull’evoluzione degli στρόγγυλος, (strongoulos). La kermesse, diventata un appuntamento molto atteso dello stato dell’arte della pasticceria, sarà l’occasione per degustare i più famosi  dolci “conventuali”, così chiamati perché realizzati, originariamente,  dalle suore di clausura, che ne custodivano ostinatamente le ricette. Tra questi spiccano i roccocò, i susamielli, i divino amore,  i mustaccioli, i raffaiuoli, la  cassata e la pasta reale. Cioè tutto quello che fa del natale dalle nostre parti un Natale veramente speciale  rispetto al resto del mondo. Infatti le tradizioni natalizie delle altre città italiane o delle altre nazioni prevedono un dolce tipico da preparare e consumare durante le feste. A Napoli i dolci tipici sono una gran quantità. Solo i roccocò meriterebbero un evento speciale a parte; ma le creazioni sono tante e tutte infinitamente buone, come la cassata mutuata dalla tradizione siciliana ai tempi del regno borbonico. Non mancheranno i tipici lievitati natalizi che confermano la crescita della pasticceria campana che in tanti concorsi ha sbaragliato anche i prodotti milanesi che fino a qualche decennio fa erano i soli conosciuti e degustati. Pandori e  panettoni made in Campania, grazie alla bravura e creatività dei nostri artigiani e l’abbondanza di materie prime di alta qualità, hanno assunto profumi e sapori originali e strettamente legati alla territorialità mediterranea. A confrontarsi e proporre le proprie dolci creazioni saranno ben  quindici maestri pasticceri: Luigi Biasetto, Salvatore Capparelli, Salvatore De Riso, Pasquale De Simone, Mario Di Costanzo, Carmine Di Donna, Salvatore Gabbiano, Marco Infante, Andrea Pansa, Alfonso Pepe, Gianluca Ranieri, Ciro Scognamiglio, Sabatino Sirica, Salvatore Tortora e Salvatore Varriale. Durante la kermesse è prevista, anche, una selezione di vini in abbinamento ai dolci, scelti a cura dell’organizzazione di VitignoItalia e proposti dai sommelier dell’AIS di Napoli.

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