Esce in libreria, edito dal Gambero Rosso, il libro dello chef stellato Peppe Guida di Vico Equense

Pubblicità

Lo chef  Peppe Guida dell’Antica Osteria Nona Rosa di Vico Equense pubblica il suo primo libro e lo dedica alla sua terrà. Questa terra è la mia terra infatti è il titolo del volume che parte dalla sua storia personale per poi proseguire  in sette differenti capitoli: “la tradizione”, “il giorno dopo”, “l’orto”, “gli agrumi”, “il mare”, “la montagna”, “il presente dell’Antica Osteria Nonna Rosa” – ciascuno con la sua descrizione dettagliata, focus specifici e una serie di ricette – introdotti da una parte dedicata alle basi. Nei fondamenti della cucina di Guida, immancabile un approfondimento sulla pasta, con il rapporto privilegiato che da anni unisce il cuoco alla famiglia Di Martino e al Pastificio dei Campi. E, insieme alle tecniche per valorizzare al meglio spaghetti e ziti, ecco le salse, le conserve leggendarie di Nonna Rosa e quelle che Peppe chiama le “farine”, polveri che sono un vero e proprio concentrato di aromi, come nel caso della farina di foglie di limone, insaporitore fondamentale per la riuscita di uno dei piatti simbolo della cucina di Guida, gli spaghettini all’acqua di limone e Provolone del Monaco. Scorrendo le pagine della pubblicazione si ritrovano il suo grande amore, la pasta secca, le antiche ricette di recupero, le radici, l’evoluzione della tecnica e, immediatamente, si viene catturati dalla generosità del Sud, con una cucina antica e attuale, precisa e spontanea, che non perde mai di vista il sapore. Pagina dopo pagina il libro si prende il tempo per andare in profondità nel pensiero del cuoco vicano, come un crescendo dalle radici al futuro, che però non ha cesure, grazie al legame indissolubile con il circondario, la prossimità, il genius loci. Così le ricette antiche del recupero e della tradizione, sintetizzate nei gesti tramandati da Nonna Rosa, sua madre, lasciano man mano spazio al protagonismo dell’orto, sempre più motivo ispiratore e scintilla creativa di una cucina che fa dell’immediatezza, della freschezza, del “minuto zero” la sua ragion d’essere. Insieme all’orto e ai vegetali coltivati, la componente “selvatica” è portata in tavola dal mare e dalla montagna: contadino di mare, pescatore di terra, Guida passa con scioltezza dalla sublimazione del pesce povero alla raccolta di radici, foglie, funghi, senza trascurare la grande tradizione casearia che contraddistingue la zona dei Monti Lattari. Peppe Guida, però, è soprattutto cuoco del presente, che fa della sottrazione e della semplicità valore e simbolo. Più di 60 le ricette presenti nel libro, che invitano a mettersi ai fornelli e ingolosiscono al primo sguardo, grazie alle poetiche immagini che fungono da collante del racconto.