Sequestrati beni a imprenditori, di slot machine, in odore di camorra

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La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno sequestrato su ordine del Tribunale di SantaMaria Capua Vetere  beni mobili e immobili, nonché rapporti finanziari per un valore totale di 300mila euro ai fratelli Davide, Pasquale e Giuseppe Marciano, imprenditori operanti nel settore dello slot machine, ritenuti vicini al clan Belforte di Marcianise. Tra i beni posti sotto sequestro anche 127 slot machine già installate presso i bar di Maddaloni e nei comuni limitrofi. I tre fratelli sono attualmente detenuti dopo essere stati arrestati nel maggio scorso anno nell’ambito di un’indagine della Dda di Napoli, perché accusati di essere i gestori, in regime di monopolio e per conto della camorra, del settore economico delle slot machine, imposte con la minaccia a quasi tutti i bar e locali di Maddaloni. Già in passato la famiglia Marciano fu colpita da un sequestro di prevenzione, ma riuscì, attraverso prestanome, a tornare in possesso delle società che gestivano la distribuzione delle slot machine. Il decreto di sequestro è stato eseguito dai poliziotti dellaDivisione Anticrimine della Questura di Caserta e dai finanzieri della Compagnia di Marcianise.