Lo chef dei poveri : Dino a 90 anni cucina per i senzatetto

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Roma, è iniziato tutto per caso quasi 15 anni fa,
ma da allora Dino a 90 anni cucina ogni giorno per più di 300 senzatetto
Tutti è iniziato quasi 15 anni fa, quando un senzatetto, nei pressi della stazione Tuscolana di Roma, incontra casualmente per strada Dino Impagliazzo e gli chiede un caffè,

lui decide di fermarsi, glielo offre e capisce che al di là dell’euro per prendere il caffè, quella persona che aveva davanti aveva bisogno di cibo e di relazioni umane,

infatti la mensa dei poveri non consegnava ogni giorno il cibo ai senzatetto della stazione, così il pensionato torna a casa, va a comprare gli ingredienti e ritorna in stazione insieme alla moglie Fernanda, con sacchetti pieni di panini da distribuire a chi è affamato,

come racconta lo stesso Dino “Ho pensato che era il giorno del Signore, Domenica, come potevo ignorare questa persona che poi in fondo è mio fratello?”

così Dino decide che il suo lavoro non si può limitare ad un gesto occasionale, ma inizia a diffondere la sua idea ad amici, parenti, conoscenti, raccogliendo persone che hanno voglia di dare una mano,

Dino ricorda quando andava a comprare decine di panini da riempire e donare ai senzatetto,

“Acquistavo allora molti panini per poterli farcire per i senzatetto e il panettiere, notando tale quantità di pane, mi chiede per chi fossero. Gli risposi che i panini erano per i senzatetto che vivono nei pressi della Stazione Tuscolana e che noi sfamiamo. Il commerciante da quel momento ci offre gratuitamente il pane per i nostri poveri e da allora è un nostro stretto collaboratore. Sono i piccoli miracoli che accadono quotidianamente, ma che vengono dalla Provvidenza”

il passaparola si diffonde, in tanti decidono quando possono di prendere parte alle iniziative di Dino e quella che è partita come l’offerta di un euro per un caffè, dopo qualche anno diventa l’associazione

RomAmor Onlus, che con i suoi 350 volontari, serve ogni anno più di 27.000 pasti caldi. Dino adesso ha 90 anni ed è conosciuto nel quartiere come “lo chef dei poveri”, appena può si mette il grembiule e cucina per i senza dimora, sfamando ogni giorno moltissime persone in difficoltà

ora Dino non fa più tutto da solo, condivide l’impegno, con i supermercati ed i negozi che regalano il cibo, ancora buono ma vicino alla scadenza o non più di giornata, per poter cucinare i pasti che poi verranno serviti,

da un panino si è passati a servire un primo un secondo con contorno e della frutta, i volontari dell’associazione aiutano in tutti i passaggi, dal recupero e trasporto delle derrate alla preparazione e distribuzione dei pasti.
Con l’allargarsi dell’associazione, Dino che è considerato il nonno di tutti, è riuscito anche a costruire una rete di aiuto per le persone indigenti e per i senza dimora, che comprende un servizio medico e degli alloggi per ospitare le persone che non hanno una casa

la metà dei poveri di cui si occupa l’associazione sono italiani, che spesso si ritrovano per strada a causa della perdita del lavoro, di un divorzio o di scelte sbagliate e che in un attimo hanno perso tutto,

Dino ha anche avuto l’occasione di conoscere Papa Francesco e di salutarlo di persona, a lui ha portato il saluti di tutti i senzatetto della capitale e l’ha invitato ad andare insieme a lui a cucinare e servire un pasto ai bisognosi.