Stasera alle ore 18.00 nella biblioteca Diocesana di Acerra convegno sul futuro dell’agricoltura

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A che punto è lo sviluppo dell’agricoltura? Qual è lo stato dell’arte? Cosa fanno gli agricoltori, che pure sono stati in questi anni un «segno di speranza»? Che rapporto c’è tra loro e i consumatori? Che spazio viene

il Vescovo Di Donna

dedicato dalle Istituzioni all’economia agricola nella visione della città per gli anni a venire? A queste domande cercherà di dare risposte il secondo incontro pubblico con la città, previsto ad Acerra venerdì 15 novembre, alle ore 18.00 nella Biblioteca diocesana in piazza Duomo. Il vescovo Antonio Di Donna, e il direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, Antonio Pintauro, dialogheranno con l’Associazione Ari.Amo e gli agricoltori. Saranno presentate testimonianze di buone pratiche. L’appuntamento è voluto dal vescovo nell’ambito della Visita pastorale alle parrocchie, dallo scorso marzo. «Contemporaneamente», infatti, il presule vuole «incontri nelle città dei diversi territori della diocesi, affinché i credenti diano il loro umile e necessario contributo al bene comune». E per il secondo confronto – il primo, dal tema Acerra, quale futuro? Identità e territorio, si era svolto a giugno – monsignor Di Donna sceglie di riflettere sulla vocazione agricola e le sue prospettive di sviluppo in città. E convoca fedeli e uomini di buona volontà, in particolare agricoltori, sul tema C’è futuro per l’agricoltura ad Acerra? Da sempre, infatti, il vescovo sprona i contadini a farsi prime «sentinelle» del territorio, perché una «terra custodita non solo è la più importante fonte di lavoro per i giovani ed economica per la città, ma anche un deterrente per gli appetiti predatori delle industrie inquinanti», ripete spesso il presule. Sempre ad Acerra, sulla tutela della salute e la salvaguardia del creato si svolgeranno i prossimi incontri, che, sollecitati dalla comunità credente, proseguiranno per tutta la Visita pastorale nelle altre città della diocesi.