Influencer che rifiutano 80mila euro per 5 foto. Cattivo esempio per la società?

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Antonia ha 28 anni, è un avvocato e la mattina si alza e si pettina i capelli, per 500 euro al mese.

 

Francesca ha 27 anni, è una commercialista, ma si mantiene facendo la segreteria e la mattina si alza e si pettina i capelli, per 700 euro al mese.

 

Emanuele ha 30 anni, é un sociologo, non riesce a trovare lavoro nel suo campo, oggi fa il cameriere in un bar di Napoli, e la mattina si alza e si pettina i capelli, per 500 euro al mese.

 

Chiara ha 29 anni, è un influencer e per 80mila euro non si alzerebbe dal letto e non si pettinerebbe nemmeno i capelli.

 

Non sto qui a giudicare Chiara Biasi, e nemmeno il suo lavoro, perché stimo tantissime influencer che danno i giusti messaggi. Non sto a giudicare che guadagnino cifre blu, per fare 5 foto. Non mi permetterei.

 

Ciò che mi rammarica é il valore che non sappiamo dare ai soldi.

Ciò di cui davvero mi vergogno, è il fatto che in momento storico come questo, in cui i coetanei della Biasi, lasciano la propria terra per guadagnare 1000 euro al mese, lavorando pure i festivi, ci sia, chi come lei, non si alzerebbe al mattino per 80mila euro e lo dica senza vergogna. Lo urli senza timore, a 2 milioni di ragazzine che la seguono come fosse la Madonna. Badate bene, 2 milioni di ragazze e ragazzi, a cui si fa immaginare che 80mila euro siano caramelle senza zucchero, per cui non vale la pena mettere la sveglia.

 

Il punto non è che ognuno da un valore diverso alle cose, rispetto al proprio tenore di vita.

Il punto qui, é che non si dà più valore a nulla.

Non si rispetta chi, al mattino si alza e pure presto, si pettina con orgoglio, si spettina mentre corre a prendere i mezzi pubblici e onora la fatica, ad esempio.

Mancano i valori, non il valore delle cose e la Biasi é una che dovrebbe influenzare le future generazioni di ragazzine.

É questo, il punto vero. Il problema vero.