Mustafà dopo 10anni torna dal Marocco per restituire un dono ricevuto da un anziano signore napoletano

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Oggi, vi racconto la storia di mio nonno e del bene che genera bene.

 

Hanno bussato al mio citofono :
“C’è don Giovanni? Sono Mustafà”
Un nodo alla gola : “nonno non c’è più. Se vuoi però sali, c’è nonna”

È salito. Ha abbracciato nonna come si fa con una madre. Ha pianto e le ha dato questa busta tra le mani.

“Signora Peppa, qui ci sono i soldi che Don Giovanni mi ha prestato dieci anni fa, per andare a lavorare dove abitava mio padre. Ora guadagno bene, ho studiato, ho due bimbi e sono caporeparto in una fabbrica ed è solo grazie ai lui che si è fidato di me. Mi dispiace che non potrà vedere quanto bene può fare una buona azione.”

Mustafà é originario del Marocco e la sua vita é stata un alternarsi di tragedie e difficoltà.
Oggi, ha dimostrato che le vicissitudini non ti cambiano, non ti incattiviscono, che una buona azione può cambiarti la vita, per sempre.
Che aiutarli a casa nostra si può. Non costa nulla, e ci salva l’anima.

Il bene e l’umanità che ritornano.
Così chiamerei questo paragrafo della vita.
Ci sono giorni che ti ricordano di super normali eroi come tuo nonno, e ti fanno capire che esserci, esserci per davvero per qualcuno è la cosa più semplice, e la più difficile del mondo.

Ciao nonno, oggi hai vinto tu e anche questa dimenticata umanità.