Ritorna Kbir di Torre del Greco con tutto il suo carico di sapori

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Riapre Casa Kbir,  la dimora  della birra artigianale realizzata interamente a Napoli che porta in tavola il meglio della tradizione gastronomica della città. Un’esplorazione del gusto nell’ottica di creare nuove esperienze sensoriali legate a Kbirr”dichiara Fabio Ditto. Il nuovo chef Antonio Alberti, napoletano DOC,  propone piatti della tradizione come il ragù, la  genovese e il soffritto, serviti in deliziosi tegamini di alluminio monoporzione. In questa casa, tutto racconta del territorio, anche l’utilizzo di materie prime come la pasta di Gragnano IGP trafilata a bronzo, il pomodoro di San Marzano, la mozzarella di bufala campana e il tarallo ‘nzognae pepe.  Gli antipasti sono tutti da provare, come il classico  ‘O CIURILLO ‘MBUTTUNATOcon fiori di zucca, salame napoletano e pomodoro San Marzano, dorato e fritto con ricotta di Frìuscella; la speciale BRACIULELLATORRESE,un involtino di maiale nero casertano ripieno di peperoncini  del Ciummo e provola affumicata o la napoletanissima ‘A PURPETTA DELLA NONNA polpette di scottona con  pinoli al ragù. I primi oltre che da mangiare sono anche da fotografare, perché serviti in monoporzioni di alluminio come le  CANDELE ALLA GENOVESE  oppure la  PASTA E PATATE CON PROVOLA AGEROLESE E PECORINOo ancora lo SPAGHETTONE AGLIO, OLIO E TARALLO. I piatti della tradizione napoletana hanno una particolare sezione  dedicata: “Chello ca mugliereta nun te fa” e spaziano dalla parmigiana di melanzana, alla classica braciola o al baccalà mantecato. I secondi sia al piatto che nel panino, sono di carne e di pesce. Completano l’offerta insalate fresche e le immancabili Friselle proposte anche nella versione gluten free.  Da quest’anno è stato aggiunto anche un ampio spazio esterno con tavoli e sedie per godersi  a pieno l’estate. Lampade, sculture e illustrazioni esposte all’interno dello spazio di Casa Kbirr sono opera di artisti napoletani che interpretano nel loro  stile l’iconografia della città, dal Vesuvio a San Gennaro. Alle pareti troviamo le opere realizzate appositamente per Fabio dalla versatile Roxy in The Box, artista napoletana famosa per le sue opere  di street art, legate quasi sempre a personaggi famosi da lei reinterpretati.  Pezzi d’arte sono anche le lampade realizzate dalla cooperativa di ragazzi della Sanità, Iron Angels. E ancora sculture in legno ispirate alle etichette “Kbirr” di Eddy Ferro su disegni di Maura Messina e le opere tridimensionali realizzate secondo il concetto di “upcycling” (riuso dei materiali) da Luigi Masecchia e infine un murales di Alessandro Flaminio (Natavot Red)  “Le voci dentro” ispirato a San Gennaro, Santo  patrono di Napoli. Per questa riapertura Fabio Ditto ha stretto importanti partnership legate al meglio dell’eccellenza enogastronomica: come GustoRosso, Pastificio Gentile, Villa Matilde.  La consulenza per gli abbinamenti è firmata da Alfonso dal Forno, grande esperto in materia, insegnante di molti corsi tra cui Slow Food e Gambero Rosso e fondatore del progetto Birra in Tavola, formatore birra per Slow Food e Unionbirrai Beer Taster.