Venerdì 3 luglio al Pompeo Magno le straordinarie degustazioni di “Insolite Cantine” con Historiae: i vini e i piatti che vengono dal passato

Pubblicità

Nella foto il patron del Pompeo Magno Gerardo Esposito con la moglie sommelier Michela e lo chef Vincenzo del Sorbo

Straordinarie degustazioni con vini dalle caratteristiche uniche e particolari. Vini accomunati dalla posizione geografica, dal tipo di lavorazione o dalla storia e messi nei bicchieri nella stessa serata. E’ questo il senso dell’iniziativa, organizzata dal ristorante pizzeria Pompeo Magno, che sta riscuotendo tanto successo con il nome di “Insolite Cantine”. Un viaggio nel mondo enoico che mette a fuoco solo alcuni originali aspetti di questo infinito universo. L’iniziativa nasce dalla mente vulcanica di Michela Del Sorbo, sommelier e moglie di Gerardo Esposito patron del noto locale di via San Abbondio di Pompei , con la collaborazione dell’Ais Comuni Vesuviani guidata da Ernesto La Matta che cura tutti gli approfondimenti, sia tecnici che descrittivi. Con quello del 3 luglio “Insolite Cantine” è arrivata al quarto appuntamento raccontando, da particolari angolature, uno degli elementi che accompagnano sin dalla nascita la civiltà e la cultura mediterranea. Nelle scorse kermesse enogastronomiche sono stati protagonisti i Vini delle Isole, quelli dei vigneti su suoli sabbiosi in riva al mare e di terreni vulcanici ricchi di microelementi  minerali che si sviluppano  su pergole basse per meglio mettere insieme i profumi intensi del mediterraneo. Poi è stata la volta dei Vini in Anfora, quelli di remote tradizioni che vedono l’affinamento in recipienti di creta come agli albori della civiltà contadina. Infine c’è stato l’appuntamento con i Vini di Montagna dove è stata esaltata la tenacia di viticoltori che con tempra eroica hanno strappato fazzoletti di terra da coltivare alla montagna in condizione estreme, raggiungendo, però, ottimi risultati dalla Valle d’Aosta alla Sicilia  con vini come il Cave du Mont Blanc, il Cerasuolo D’Abbruzzo Superiore o il Perricone Sicilia Doc, tanto per citare alcuni degustati. Il 3 luglio prossimo, invece, per il progetto “Insolite Cantine”  saranno di scena i vini che arrivano dal passato. Con Historiae prende vita una serata di degustazione tutta dedicata ai vini che hanno resistito secoli o millenni per arrivare fino a noi. Dall’Asprinio di Aversa con i suoi storici vigneti alberati al Falerno del Massico che ha impregnato con il suo gusto tanta storia dell’Impero Romano lasciando segni indelebili che oggi fanno parlare ancora di questo vino. Anche i nomi delle varietà di Falerno, che addirittura era uno status symbol per chi ne possedeva qualche anfora, sono rimasti scolpiti nella storia patria come il Mamertino rosso che celebrò il terzo consolato di Giulio Cesare o il Magliocco che prende il nome di un centurione romano. Infine si degusterà un infusione di Montepulciano e amarene che ricorda il profumo di spezie, china e rabarbaro. Mentre i piatti in abbinamento, come per i passati appuntamenti,  saranno curati dalla bravura dello chef Vincenzo Del Sorbo che propone i sapori dell’antica Pompei con la Polpetta di pesce con frutta tostata e olive verdi, vellutata di zucchine e sbuffi di zafferano; la Zuppetta di farro con verdurine e pescatrice lardellata; il Porcellum affumicato e speziato con erbette selvatiche ed il  Dolce croccante all’amarena.