Verona: Lozano illude, poi crolla il Napoli.

Al Bentegodi l'Hellas rimonta il gol lampo del messicano e inguaia Gattuso.

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Esistono campi ostici.
Campi dove gli episodi sono fondamentali.
Andare in vantaggio al Bentegodi dopo 8 secondi grazie ad un liscio di Dimarco spietatamente sfruttato da Lozano ne rappresenta la fotografia più nitida.
Il Verona di Juric ci mette un pò per riprendersi dallo shock e quando lo fa, il Napoli sembra aver preso le misure con Zielinski a disegnare calcio in mediana. Lozano conferma la sua forma smagliante e Petagna a dimostrare ancora una volta di non essere la riserva di nessuno.
La squadra di Gattuso gira, a confermare l’insana alternanza tra prestazioni buone ed altre più opache come quella che in settimana ha regalato la Supercoppa italiana alla Juventus.
Punto nevralgico è la metà campo dove l’avvicendamento Fabian-Demme, ha restituito equilibrio e dinamismo alla squadra.
Ma gli azzurri hanno una pericolosa doppia personalità che scaturisce principalmente da un grande punto debole: la difesa.
Al 33°, infatti, Dimarco riscatta il suo errore di inizio gara partendo dalle retrovie, sfruttando la mancata diagonale di Di Lorenzo e ribadendo in rete un cross preciso di Faraoni.
Il pareggio stabilizza la gara e le squadre vanno negli spogliatoi sul risultato di 1-1.
La ripresa ci consegna completamente un’altra partita.
Il pareggio ha fatto bene ai padroni di casa che, rinvigoriti, prendono in mano la gara e si avvicinano frequentemente e minacciosamente alla porta di Meret.
Al 62° gli scaligeri perfezionano il meritato sorpasso grazie ad uno dei loro uomini migliori, Barak, che con un mortifero diagonale mancino batte il portiere azzurro.
Gattuso a questo punto corre ai ripari o almeno ci prova.
Entrano Mertens, Osimhen e Politano ma, nonostante tutti i cambi finalizzati a riorganizzare la manovra offensiva, basta un grave errore in appoggio proprio di Mertens a regalare al Verona il terzo gol.
Zaccagni, dopo aver avviato la ripartenza, raccoglie di testa il cross di Lazovic e chiude, di fatto, la partita contro i partenopei.

Le streghe del Napoli sono tornate a trovare ringhio e gli azzurri e la discontinuità delle prestazioni caratterizza, ora, perfino la stessa partita.
Il sesto posto in classifica e la sesta sconfitta in campionato mettono a nudo una crisi da risolvere, ormai non più rimandabile.