Napoli: Gattuso crolla a Marassi.

Gli azzurri giocano ma Pandev segna. Ringhio ora appeso al filo.

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NAPLES, ITALY - JANUARY 31: Gennaro Gattuso SSC Napoli coach during the Serie A match between SSC Napoli and Parma Calcio at Stadio Diego Armando Maradona on January 31, 2021 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images )

I segnali inequivocabili della crisi si identificano anche nella sfortuna. Ed il primo tempo del Napoli in casa del Genoa ne è l’esempio lampante.
Gli azzurri partono bene ma vengono ridimensionati dalla letale doppietta del trentasettenne ex azzurro Goran Pandev, oggi in campo per sostituire un acciaccato Shomurodov.
Il primo gol è frutto dell’ennesimo pasticcio difensivo di Maksimovic, questa volta in società con Demme.
Il secondo è il frutto di ventuno passaggi consecutivi dei padroni di casa che culminano sui piedi del macedone che, con grande qualità, batte Ospina.
Due tiri due gol per il grifone con in mezzo quarantacinque minuti di solo Napoli conditi da un paio di interventi importanti di Perin ed una traversa di Petagna.
In sintesi la prima frazione di gara è l’incubo sintomatico del periodo no dei ragazzi di “ringhio”.
Nella ripresa, dopo i primi minuti di stasi, Gattuso mette dentro Insigne ed Osimhen per Zielinski e Petagna, cercando di mischiare le carte in una partita da raddrizzare.
Ma il tema non cambia con Ballardini bravo ad organizzare la fase di contenimento del Genoa e a limitare in modo efficace le non irresistibili incursioni offensive degli ospiti.
Al 70°, come se non bastasse, ci si mette anche Perin e sventare il pericolo proveniente dal piede di Demme dopo una rara azione manovrato dei partenopei.

Al 77° il palo di Insigne sembra mettere la parola fine su una partita maledetta ma due minuti più tardi il retropassaggio sbagliato del giovane Portanova, subentrato a Destro, consente a Politano di accorciare le distanze.

Ma la rimonta è solo un’illusione. Nonostante gli ultimi assalti la partita finisce 2-1 per i padroni di casa e il Napoli esce a testa bassa dell’ennesima brutta serata.

Il sentimento evocato dal Napoli di stasera non è la rabbia ma la rassegnazione. Quando anche le rare serate di gioco evolvono in una sconfitta il morale sprofonda.

Serve una scossa. Probabilmente senza alternativa.