Torre Annunziata, “La città dell’accoglienza”: ecco il programma del candidato Ciro Alfieri

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Nelle giornate del 20 e 21 maggio, uno dei candidati a sindaco della città oplontina, Ciro Alfieri ha messo a punto il proprio programma politico mediante due conferenze. La prima presso il centro medico di corso Vittorio Emanuele III; l’altra, allestita nel cortile della scuola Cristo Re di Torre Annunziata. Appoggiato da dodici partiti (Insieme per la Campania; Partito socialista italiano; Centro Comune, Terra Nostra Oplontis; Centro Democratico; Torre dei Valori; Movimento Popolare Campano; Nuovo Centro; Orgoglio e Dignità Torrese – Rivoluzione Cristiana; Forza Italia; Cittadini; Torre Annunziata Libera), Ciro Alfieri, da sempre impegnato in politica, ha voluto esporsi in prima persona in queste elezioni comunali 2017, cercando di dominare la scena. La città dell’accoglienza, così il motto della sua propaganda, si sviluppa attraverso diversi punti. Innanzitutto, ha spiegato il sindaco, “per accogliere abbiamo bisogno di creare nuovi servizi, estendere il territorio mediante la riqualificazione del decoro urbano, renderla produttiva e uniformare il popolo oplontino senza discriminazioni con persone di seria A o di serie B. Dare spazio e possibilità soprattutto a tutti i cittadini che hanno delle difficoltà, creando servizi. Inoltre, tale accoglienza”, sottolinea Alfieri, “può essere fatta mediante una forte coalizione politica, combattere restando uniti”. Altro punto, l’occupazione giovanile, che dice, “susseguirà nel momento in cui Torre avrà la possibilità di offrire un territorio in cui il turismo sarà florido e vivo e non più solo di passaggio”. Non lascia in disparte nemmeno le questioni più toccanti e preoccupanti per i cittadini torresi, ovvero la zona industriale di via Plinio e Rovigliano, abbandonata e pericolosa per la salute e l’ambiente; “grande attenzione e riqualificazione saranno posti verso quei luoghi, facendo pagare a chi ha permesso che tutto restasse così, una discarica a cielo aperto”. Diversi i momenti in cui il candidato Alfieri sottolinea come la città oplontina non sia città di camorra, ma una città di diverse personalità illustri. Ci lascia con l’immagine del famoso Goethe quando, arrivato sulle sponde oplontine, ne rimase affascinato, sperando che ancora si possa provare quelle sensazioni passate nel vedere Torre Annunziata.