
Le opere rientrano nel progetto “Hands” dell’artista pompeiano
In occasione della giornata speciale organizzata dal magazine Ciak e dedicata ai quattro film ispirati ai più prestigiosi brand automobilistici italiani – Ferrari, Lamborghini, Maserati e Bugatti, firmati dal produttore Andrea Iervolino – alla 82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, un ruolo speciale è stato affidato all’arte. I premi “Italian Excellence in International Films Award” e “Ciak Diamond Special Award” che sono stati consegnati durante la cerimonia sono stati ideati e realizzati dall’artista Nello Petrucci, street artist e regista, originario di Pompei, conosciuto per la sua ricerca umanistica e sociale. “L’Italian Excellence in International Films Award” (una mano tricolore che sorregge un globo terrestre) ha premiato le famiglie Ferrari, Lamborghini, Maserati e Bugatti. I premi sono stati ricevuti da Piero e Paolo Ferrari, per la storia della Ferrari; Elettra Lamborghini, volto pop e nipote di Ferruccio; Fabia Maserati e il figlio Manuel, nipote di Ernesto; Nicole Auger, nipote di Ettore Bugatti. Il “Ciak Diamond Special Award” (una mano stilizzata, avvolta da una pellicola cinematografica, che solleva un diamante) è andato ad Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra del Cinema di Venezia; al produttore Andrea Iervolino; il regista premio Oscar Bobby Moresco, le attrici Annie Bezikian e Tatiana Luter. Atteso anche Al Pacino, protagonista del film dedicato ai fratelli Maserati, ma al suo posto il premio è stato ritirato dal produttore Iervolino. La cerimonia, organizzata dal magazine Ciak, è stata condotta dal presentatore Rai Beppe Convertini e si è tenuta presso l’Italian Pavilion – Hotel Excelsior.
Le opere-premio fanno parte del progetto artistico “Hands” di Petrucci, un percorso che esplora il valore del gesto umano come simbolo universale di creazione, forza e connessione. In queste sculture, le mani diventano metafora della capacità dell’uomo di costruire ponti tra mondi diversi – dal mito dell’automobile al linguaggio del cinema – trasformando il premio in un segno tangibile di visione e appartenenza. «Con “Hands” – ha spiegato Nello Petrucci – ho voluto creare premi che non fossero semplici trofei, ma opere capaci di custodire l’essenza di questa giornata speciale: la velocità come metafora della vita, il mito come forza collettiva, l’arte come ponte tra realtà e sogno».