Quella che si è insediata il 20 Ottobre a Roma, con una solenne cerimonia alla Camera dei Deputati, è la ventiduesima Commissione Interparlamentare (Camera dei Deputati e Senato della Repubblica Italiana) all’interno dell’Intergruppo Sviluppo Sud per le aree interne, fragili e le isole minori, presieduto dal deputato l’on. Alessandro Caramiello e coordinato, in presidenza del Tavolo Tecnico, dall’economista prof.dr. Giovanni Barretta. La nuova commissione che si occuperà del Dialogo Interreligioso e della Diplomazia della Scienza e della Cultura è stata affidata al Presidente Prof.Dr.Mauro Alvisi, proteiforme figura di scienziato, studioso, saggista delle scienze sociali, economiche e diplomatiche, autore di rinomati lavori sul mondo mediterraneo e sul Mezzogiorno italiano. Alvisi è impegnato in modo integrato e allargato nel mondo scientifico, accademico e delle relazioni internazionali e diplomatiche della cultura. Già giornalista della stampa estera, autore di molte pubblicazioni e di una decina di saggi internazionali di successo, è da anni intensamente impegnato nel campo degli studi e delle applicazioni dell’Intelligenza Sociale che ha ben esposto alla comunità scientifica e al mondo nel suo nuovo paradigma universale Trattato Generale della Concuranza- l’Intelligenza Collettiva Cooperante (2022) e nel successivo breviario analitico dello stesso Scongiurare l’Abisso (2025) con i quali si è assicurato il prestigioso riconoscimento della Critica del Circolo dei Lettori di Torino, organizzatore del Salone del Libro (2023) e il Premio Internazionale 2025 Papa Giovanni Paolo II. Per l’importanza culturale e diplomatica dei suoi studi di meridionalista, sul mediterraneo e sul mezzogiorno, il suo ultimo saggio Meditans-il nuovo sogno del mare Nostrum, scritto insieme al giornalista reggino Raffaele Mortelliti, ha recentemente vinto l’ambito Premio Leone XIII per la Cultura e Letteratura, indetto e consegnato, alla sua decima edizione, dalla Nobile Accademia Leonina, a Palazzo Valentini in Roma. L’incarico interparlamentare al prof. Mauro Alvisi, è il riconoscimento al diffondersi della sua leadership nazionale e internazionale, nel solco dei suoi incarichi di Accademico Pontificio Corrispondente alla Pontificia Academia Mariana Internationalis (PAMI 2022) e alla Pontificia Accademia di Teologia (PATH 2024), nella quale ricopre l’incarico di Interlocutore Referente Internazionale. Il Socio-Economista Mauro Alvisi è direttore editoriale della rivista scientifica universitaria internazionale JPE (Journal of Pluralism in Economics), condirettore e columnist del Magazine di geopolitica Medatlantic, membro del Comitato Scientifico delle prestigiose riviste ANVUR Geopolitica e Giano. Nelle categorie della rappresentanza professionale è Vice Presidente, con delega alle Relazioni Accademiche e della Ricerca di Confinternational, istituzione che rappresenta le Eccellenze Imprenditoriali Italiane nei mercati internazionali. La giornata di insediamento del 20 ottobre, in una Sala Matteotti al completo, in ogni ordine di posto, si è aperta con una prolusione di Giuseppe Conte, già Presidente per due mandati del Consiglio dei Ministri. Il Presidente Conte ha sottolineato come il mondo si stia portando verso il disordine e il caos in un contesto dove la macchina della democrazia da segnali preoccupanti si sbandamento sovranista e autarchico, e dove in buona sostanza gli apparati preposti al dialogo tra culture, popoli e religioni devono essere arricchiti da una nuova civiltà della conoscenza e dello scambio interculturale, che questa nuova iniziativa interparlamentare si prefigge. Poi ha preso la parola l’on. Alessandro Caramiello, presidente dell’Intergruppo Parlamentare, il quale salutando la folta platea dei presenti ha illustrato e sottolineato l’enorme sviluppo istituzionale e territoriale che centinaia di esperti all’interno delle 22 Commissioni dell’Intergruppo svolgono quotidianamente, dall’inizio della legislatura. Un lavoro di interlocuzione continuativa tra il Paese reale, nelle sue aree interne e isole minori, fragili, spesso dimenticate e in stato di spopolamento, e le aule di Montecitorio e Palazzo Madama, che in una Repubblica Parlamentare a democrazia di rappresentanza, come quella italiana, sono i centri decisionali della nazione stessa. Portando ad esempio alcune straordinarie iniziative intraprese dalle varie commissioni e dalla presidenza del Tavolo Tecnico che le coordina, tra le quali la ben nota azione di pressione e informazione istituzionale coordinata insieme alla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) e al suo presidente, il Card. Matteo Zuppi, per sensibilizzare il governo Meloni sulla inopportunità di accompagnare ad un lento e indolore oblio, di fatto un’eutanasia delle aree interne, alcuni paesi e borghi vessati da un declino demografico ed economico, apparentemente incontrovertibile. Interi straordinari luoghi identitari della nostra storia patria, della cultura italica e mediterranea non potevano e non possono spegnersi per decreto. Quasi 150 vescovi della CEI, riunitisi a Benevento, hanno trovato ascolto e supporto istituzionale nell’Intergruppo Parlamentare Sviluppo Sud per le aree interne, fragili e le isole minori. L’azione ha prodotto un esito immediato, e la risoluzione di legge è stata stralciata dal documento programmatico del PNSAI (Piano Nazionale Sviluppo Aree Interne). Il Pontefice Leone XIV, Papa Prevost, è stato proposto e nominato ufficialmente come Presidente Onorario dell’Intergruppo. Nell’ introdurre i lavori tecnici della giornata d’insediamento delle ventiduesima commissione, il prof. Giovanni Barretta, Presidente del Tavolo Tecnico dell’Intergruppo Parlamentare ha dottamente argomentato sull’ampiezza e la profondità speculativa e operativa della macchina interparlamentare, costituita ormai da quasi 500 esperti e tecnici, d’ambo i sessi, di differente specializzazione professionale, istituzionale, al servizio del Paese che verrà. La parola, per l’apertura della cerimonia d’insediamento, con i tanti ospiti iscritti a parlare, è andata al Presidente della nuova Commissione per il Dialogo Interreligioso e la Diplomazia della Scienza e della Cultura il dr. Prof.Mauro Alvisi. Nel suo discorso di esordio il presidente ha richiamato la grande figura patria del letterato, filosofo e poeta Giacomo Leopardi. Sorprendendo i presenti nel renderli partecipi del suo pensiero filosofico, sconosciuto ai più, che Alvisi ha battezzato come antesignano di un primo concetto di Concuranza, di quell’Intelligenza Sociale che permea il lavoro dell’intero Intergruppo, che il Leopardi usava chiamare con l’appellativo di social catena, nel suo componimento la Ginestra, dove affronta il tema della consapevolezza del vero. Dove esalta le qualità umane della solidarietà, pietas e intelligenza, e fratellanza nell’unità d’intenti euforici comuni, che se diffuse e praticate nel consesso civile e istituzionale allargato, avrebbero costituito la fortuna dei posteri. E i lavori della ventiduesima commissione si ispirano a questa capacità interculturale e interreligiosa, della comunità scientifica nazionale e mediterranea, propria delle aree interne e delle isole minori, di costituirsi in una nuova forma di diplomazia della conoscenza, di tanti saperi e sapori che sono il patrimonio delle nostre terre di mezzo. Una diplomazia empirica, del saper fare e del saper essere, per una democrazia interculturale e sapienziale allargata. Per questo il presidente Alvisi ha voluto con sé, nel Consiglio del Tavolo tecnico di Saggi ed Esperti, alcune delle più brillanti menti, autorità e personalità internazionali nel loro perimetro d’azione. Donne e Uomini di Religione e Dottrina della Fede, Storici della Religione, Esperti e Docenti del Dialogo Interreligioso, di Scienza, Cultura e Lettere, Economia Circolare e Finanza Etica, Arti e Mestieri della creatività, Performing Arts, Musica e Spettacolo, Imprenditori e Professionisti delle Eccellenze Italiane del Fare, per un lavoro di incrocio e tessitura trasversale delle competenze, delle conoscenze e delle capacitazioni abilitanti, patrimonio della nostra nazione e di quel Bene Comune inalienabile della nostra storia, che è innanzitutto cultura, scienza e dialogo. Che il rinascimento italiano ha esportato in ogni angolo del pianeta, partendo dalla bottega d’arte delle aree interne. La conferenza d’insediamento è entrata nel vivo della sua partecipazione internazionale con l’intervento da Johannesburg (Sudafrica) del prof. Mustafa Cenap Aydin, studioso, docente e conferenziere internazionale del Dialogo Interreligioso, responsabile del tema accademico alla Summer School della prestigiosa Università di Cambridge (UK), che ha posto l’accento sul ruolo centrale che la diplomazia della scienza, nel contesto della rete universitaria internazionale, può andare a giocare con questa nuova commissione dell’Intergruppo Parlamentare, perché la cultura e la conoscenza sapienziale uniscono, nel dialogo aperto tra le coscienze, quello che la politica e gli interessi di parte separano. Poi la parola è rimbalzata in Polonia a Lublino, dove S.E.R. Antonio Staglianò, Presidente della Pontificia Accademia di Teologia (PATH) ospite della primaria università cattolica locale per l’apertura della nuova sede accademica in Est Europa, ha voluto partecipare alla conferenza della Camera dei Deputati, quale autorevolissimo membro della nuova commissione, con una sua lectio magistralis sul necessario e auspicabile dialogo tra le religioni monoteiste abramitiche, ebraica, cattolica (con tutte le chiese cristiane e ortodosse) e musulmana. Sottolineando la straordinaria importanza del dialogo tra differenti credi religiosi, che riguarda miliardi di abitanti del pianeta. Per un Dio che è amore e non punizione universale. Un dialogo capace di favorire quella pace disarmata e disarmante che è il motto di Papa Leone XIV. E favorendo la pace può ripartire il vero progresso dell’umanità, che non va confuso con lo sviluppo incondizionato del capitale, di chi vende la propria anima a discapito delle vite innocenti, messe a morte. I collegamenti da remoto sono proseguiti con l’intervento da Los Angeles della famosa star internazionale Romina Arena, membro della famiglia del grande attore Al Pacino. La compositrice (ha lavorato per tredici anni a fianco del Maestro Ennio Morricone siglando con lui molte colonne sonore), cantantautrice che ha portato nel mondo, con enorme successo e consenso popolare, il nuovo genere della Pop Opera, ha trasmesso tutta la sua viva emozione, ai presenti in Sala Matteotti e all’audience collegata in real time, nel essere stata nominata membro tecnico della nuova commissione. Si è detta pronta e disponibile a mettere tutta la sua immensa arte e il suo patrimonio mondiale di relazioni apicali al servizio della ventiduesima commissione interparlamentare per le aree interne, fragili e le isole minori. Lei che si sente pienamente una italo-americana (di origine siciliana) del nostro mezzogiorno, un’anima mediterranea. Una personalità artistica che ha già suonato, in giovane età, innanzi al Santo Padre Giovanni Paolo II e ha calcato il palco e deliziato le platee dei più importanti teatri, palcoscenici e arene dei cinque continenti, una signora e una imprenditrice della musica internazionale che ora diventa la bandiera artistica delle nostre aree interne. Last but not least, direbbe anche lui, nato a NYC, nella grande mela, la figura di Don Francis Tiso in diretta dall’aeroporto JFK. Presbitero, studioso e scrittore statunitense, tra i massimi esperti mondiali di dialogo interreligioso, ha insegnato Buddismo Tibetano (è amico personale del Dalai Lama) all’Università Pontificia Gregoriana, dopo una formazione alla Cornell, ad Harvard e alla Columbia University, è stato Vicario dell’Arcidiocesi di San Francisco, Cappellano della San Francisco State University e della California Medical School. Inviato in USA, da Papa Woytila, come educational trainer dell’episcopato americano, ha da qualche anno intrapreso un’attività pastorale in Italia (la sua è la stessa nobile famiglia dei Tiso da Camposampiero che ospitarono gli ultimi giorni e le ultime ore di Sant’Antonio da Padova), in Isernia, dove è anche rappresentante della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) per l’Abruzzo e il Molise. Nel suo messaggio, affidato ad una videoregistrazione, per problemi di collegamento, Don Francis ha lodato pubblicamente l’istituzione della nuova commissione interparlamentare, onorandosi di esserne parte tecnica e affermando testualmente: “In qualità di rappresentante, per Abruzzo e Molise, della CEI per il dialogo interreligioso, sono direttamente coinvolto negli aspetti pratici delle relazioni interreligiose. Grazie all’enfasi pragmatica e umana sui modelli di sviluppo dell’Intelligenza Sociale, la Concuranza, il lavoro del Presidente Prof. Alvisi, può essere integrato con i nostri sforzi per formare e impiegare residenti nati all’estero e tutte le persone in movimento. Inoltre auspico che il nostro lavoro con le neuroscienze, la spiritualità e l’antropologia culturale promuova la produttività innovativa in tutti i campi della nostra economia e a beneficio di tutti. Il patrimonio culturale italiano, prende forma dalle sue aree interne, e ha sempre posto la dignità della persona umana al centro del suo prodursi. Alla luce delle sfide che ci accingiamo ad affrontare nei campi della tecnologia, della demografia, dell’istruzione e della finanza è tempo di rivitalizzare quegli ambiti dove in passato abbiamo ottenuto così tanto. Occorre rivedere poi tutti gli ostacoli legislativi, amministrativi e burocratici, che impediscono la piena abitabilità armonica delle aree interne, dei luoghi fragili e delle isole minori. La creatività dei tanti italiani, emigrati all’estero o in altre regioni del Paese, ha radice nelle piccole comunità di questi luoghi, che vanno assolutamente conservati e sviluppati come meritano. Sono immensamente grato per questa opportunità di incoraggiare il progresso cooperativo. Milioni di nostri concittadini trarranno beneficio da progressi tempestivi, lungo le linee di azione della concuranza”. Profonda emozione e commozione ha destato l’intervento di Sua Maestà Imperiale e Reale, Patriarca Abramitico Ereditario, Eliyauh Ier de Benjamin et David. Sua Maestà, che parla molte lingue, in un apprezzabile italiano, ha spostato le vibrazioni dell’aula della camera verso il fondamentale messaggio di pace contenuto nello “spirito di dio che aleggia in ognuno di noi”. Auspicando che lo stesso dio di Abramo, che è pregato e invocato da quasi quattro miliardi di persone di diverso credo religioso, possa ispirare l’unione dei migliori propositi e atti di pace e fraternità universale. Mettendo la sua regale e carismatica figura al servizio della nuova commissione interparlamentare presieduta dal prof. Mauro Alvisi, del Presidente del Tavolo Tecnico prof. Giovanni Barretta, del Presidente dell’Intero Intergruppo Parlamentare on. Alessandro Caramiello, di tutte le alte, rispettabili figure del Consiglio Tecnico della Commissione. E non è stata l’unica Maestà a prendere la parola il 20 Ottobre alla Camera dei Deputati. E’ toccato a Sua Altezza Imperiale il Principe Erminio La Bruna Angelo Ducas Lascaris, erede e ultimo discendente della famiglia a capo dell’Impero Romano d’Oriente di Costantinopoli. Il quale ha regalmente stressato un chiaro concetto: “ Sono rimasto stupito della volontà governativa precedente di abbandonare a sé stesse alcune località delle aree interne, portandole all’estinzione con una morte dolce. Mi felicito del cambiamento, da voi provocato, di questa iniziale volontà, perché queste aree delle quali ben conosco le problematiche, sono state decisive, con la loro organizzazione feudale (Baronie, contee etc.) fino al 1806, come rete che ha di fatto governato l’Italia. Riguardo al dialogo interreligioso che è il focus di questa commissione, vorrei dire che conosco e intrattengo ottime relazioni con molti amici e conoscenti appartenenti ad altri credi religiosi, dato che i nostri rapporti sono facilitati da valori comuni, che non appartengono alla singola religione ma sono i valori base dell’uomo. Proprio da questi valori occorre partire per avviare il dialogo interreligioso, affinchè possa portare alla reciproca comprensione, e questa porti ad evitare i tanti conflitti”. E’ stata la volta poi di Alessandro Iovino un grande giornalista, famoso scrittore e storico evangelico, ospite frequente di trasmissioni televisive nazionali come Porta a Porta di Bruno Vespa e Quarta Repubblica di Nicola Porro. Apprezzato il suo breve ed incisivo intervento dove è emerso come e quanto l’evangelizzazione del dialogo interreligioso possa discendere dallo stesso significato e significante della buona novella che il vangelo stesso rappresenta. E buona notizia non è necessariamente e mielosamente bella, aggiungiamo noi. Il racconto del vero, a volte persino crudo e in grado di sostituire l’ipocrisia del verosimile è già la buona novella. E questo concetto enucleato dal suo argomentare, dell’unico giornalista ad intervistare Mikhail Gorbaciov, nel trentennale della caduta del muro di Belino, apre più di una breccia sul potenziale espressivo, pragmatico e cooperante della nuova insediata commissione. Non possiamo dimenticare il dotto eloquio di una massima autorità accademica come quella del Magnifico Rettore della Università Popolare Cattolica Montemurro – D’Ippolito di Portici (Napoli) Prof. Ciro Romano, illustre storico del cristianesimo e della chiesa, che ha portato i saluti di molte autorità invitate e impossibilitate a presenziare all’evento insediativo, tra i quali il Segretario della CEI per il Dialogo Interreligioso S.E.R. il Vescovo di Lodi Maurizio Malvestiti, Mons. Luciano Paolucci Bedini Vescovo di Gubbio e di Città di Castello, S.E.R. Ambrogio Spreafico, vescovo emerito di Frosinone, Veroli, Ferentino e Anagni, Delegato laziale della CEI per il Dialogo Interreligioso. Ricordando le sue lezioni in italiano in Finlandia è giunto alla conclusione sillogica che la cultura e la diplomazia culturale, che riconosce le biodiversità identitarie e le tradizioni di ogni etnia e culto vada a braccetto stretto col proliferare ecumenico positivo del dialogo interreligioso. Da Padova, e la sua eccellente e storica università, è intervenuto il prof. Emerito di Tecnica delle Costruzioni Ing.Renato Vitaliani, una star accademica di livello mondiale, noto per i tanti progetti strutturali di restauro in Italia e nel mondo, tra i quali quello della Fenice di Venezia e di Palazzo Branciforte a Palermo, e per aver fatto scuola, formando intere generazioni di ingegneri. Visibilmente emozionato, a suo dire, per l’importanza della nomina ricevuta, che può essere paragonata alla prima pietra per l’edificazione di un ardito ponte tra i conflitti imperanti e un’agognata e duratura epoca di pace. Accompagnato dalla compagna, l’avv. Stefania Valenza è salito al pulpito degli oratori l’on. Vincenzo Zoccano, già Viceministro alla Famiglia e alle Disabilità nel governo Conte 1. Il quale dopo aver ringraziato il presidente Alvisi per la prestigiosa nomina interparlamentare, ha ricordato i suoi natali Campani (originario di Ariano Irpino) e la sua crescita nella comunità Arbresh, nelle aree interne e fragili del Mezzogiorno, che lo ha facilitato nei rapporti interculturali e interreligiosi quando la sua carriera professionale e politica lo ha portato a spostarsi in Trieste, da sempre crocevia multiculturale tra oriente, est Europa. Mitteleuropa e Mediterraneo. Dell’importanza di questa nuova commissione interparlamentare per le nuove generazioni ha trattato, nel suo illuminato intervento, il Presidente di UNICEF Italia, il dr. Nicola Graziano. L’attività di UNICEF è universalmente conosciuta e riconosciuta. Il presidente ha voluto soffermarsi anche sull’importante ruolo attivo e diplomatico della sua organizzazione a salvaguardia dei tanti piccoli fanciulli del genere umano, spesso abbandonati a destini disforici e drammatici, nei tanti conflitti e nelle tante destruenti povertà, che purtroppo vanno allargandosi anche nelle civiltà più ricche e benestanti del pianeta, oltre ad essere vere piaghe per miliardi di abitanti il pianeta. Una nota di colore e indimenticabile umorismo è giunta dalla presenza in sala del noto comico, della banda di Arbore e quelli della notte, Andy Luotto. Invitato al Tavolo dei Relatori Andy, con la sua proverbiale prossemica, ha ricordato a tutti i presenti, nelle vesti di Presidente Onorario in carica dell’Associazione Europea degli Chef, che il dialogo migliore, anche quello interreligioso, inizia con un buon cibo e delle buone bevande, che in questo l’Italia e il Mediterraneo non son secondi a nessuno al mondo. Brillantemente e puntualmente coordinate dal giornalista, portavoce e ufficio stampa dell’intero Intergruppo Parlamentare, il dr. Luca Antonio Pepe, hanno sfilato uno ad una, in passerella le autorevoli personalità del Consiglio Tecnico Scientifico della Ventiduesima Commissione Interparlamentare, tra cui: Amarilli Nizza (soprano di fama mondiale), Vilma Kaloshi già console di Albania a Milano, Manuela Balsamo imprenditrice, Daniele Monteodorisio CEO di Montecapital, Raffaele Mortelliti scrittore e giornalista, Rocco Anello della Fondazione “La Repubblica degli Italiani”, Camilla Nata giornalista del TG della RAI, Daniela Mone costituzionalista, Larisa Pennacchi storica dei Beni Culturali, Marica Orlandi Top Manager di multinazionale statunitense, Paola Fiorentino economista e docente universitaria, Emanuele d’Agapiti intellettuale, attore e direttore del Festival della Filosofia, Grandufficiale della Repubblica Paolo Nizza già Top Manager di Poste Italiane, Avv. Maria Cesira Chiucchiarelli del foro di Cassino, Francesco Telesca dirigente di Confindustria, Marcello Bogetti economista e docente UniTorino, Gregory O.Smith antropologo di Oxford, Filomena Maggino Ordinario di Statistica Sociale alla Sapienza (già consigliere del Premier Conte), Fabio Massimo Sprio ricercatore, Avv. Erika Del Fiacco giurista del foro di Roma, Simona Brusa già royal art advisor di Buckingham Palace a Londra, M.tro Alessandro Valtulini compositore, direttore della London Simphony Orchestra.
