Il tour di Noi Non Siamo Napoletani si conclude “a casa”: il 28 novembre proiezione speciale al Nexus di Torre Annunziata con l’autore Gianluca Vitiello

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Dopo mesi di incontri, dibattiti, festival e sale piene in tutta Italia, il tour del documentario Noi Non Siamo Napoletani arriva alla sua tappa conclusiva. L’appuntamento è fissato per giovedì 28 novembre alle ore 19.30 al multisala Nexus di Torre Annunziata, alla presenza dell’autore Gianluca Vitiello, artista e speaker di Radio Deejay, con ingresso gratuito. «Come un cerchio che deve necessariamente chiudersi, il tour partito da Napoli a settembre e passato in tante città italiane, non poteva che terminare tornando vicino casa. Sono nato a Torre Annunziata, qui ci vive la mia famiglia e, nonostante vent’anni di Milano, sono ancora residente lì. Questa proiezione ha un significato speciale per me, è come fare Natale in anticipo», ha raccontato Vitiello.

Gianluca Vitiello (foto di Vincenzo De Simone)

Negli Anni ’80 Torre Annunziata aveva tre cinema, poi hanno chiuso, uno dopo l’altro, lasciando un vuoto culturale enorme in un territorio che invece ha un bisogno profondo di tornare ad avere luoghi di aggregazione. «La mancanza del cinema – prosegue l’autore e speaker – si è sentita tantissimo e per questo ho accolto con entusiasmo l’apertura del Nexus: finalmente possiamo tornare ad andare al cinema sotto casa, a incontrarci al buio davanti a uno schermo che ci fa sognare, ritrovarci dentro alle storie di un film. Sarebbe bellissimo se Torre Annunziata nei prossimi anni potesse avere un film festival internazionale capace di coinvolgere registi e attori di ogni parte del mondo, potrebbe essere un’ulteriore occasione di rilancio del territorio e una vetrina prestigiosa». Come già anticipato, la proiezione del 28 sarà aperta e gratuita. «È il mio modo di dire grazie alla città dove sono nato e da cui, in fondo, non me ne sono mai andato. Ringrazio il cinema Nexus, che programmerà il film anche l’1 e il 2 dicembre, e gli amici del Caffè Letterario, che hanno lavorato con entusiasmo alla realizzazione di questa serata».  “Noi non siamo napoletani” è il secondo documentario di Vitiello, e arriva dopo “Napolitaners”, opera con la quale aveva raccontato Napoli attraverso gli occhi di chi l’ha lasciata da tempo. Stavolta, si è dedicato a coloro che la città l’hanno scelta. Persone arrivate da Stati Uniti e Giappone, Russia e Palestina, Nigeria e Germania: un mosaico di storie provenienti da mondi lontanissimi che trovano un nuovo equilibrio proprio a Napoli. «Sentivo l’esigenza di tornare a raccontare la mia città cambiando punto di vista – spiega Vitiello –. Ho cercato personaggi con storie diverse, volevo capire cosa avesse significato per loro trasferirsi qui, come Napoli avesse trasformato il loro carattere e il loro destino.» Prodotto da DNA LabNoi Non Siamo Napoletani ribalta positivamente il senso di quel coro discriminatorio da stadio che da anni accompagna alcune frange estreme del tifo. Nel film diventa invece la chiave per raccontare chi Napoli non l’ha nel certificato di nascita, ma la sente comunque come una patria emotiva, un luogo capace di accogliere, cambiare e ispirare. Tra i protagonisti ci sono artisti, professionisti, religiosi, pizzaioli, persone arrivate in Italia dopo viaggi drammatici, chi ha scelto Napoli per amore o per fascinazione culturale. Raccontano l’arrivo, lo spaesamento, il tripudio di sapori, la sfida dei pregiudizi e ciò che la città ha restituito loro: leggerezza, resilienza, gioia di vivere. Il film accoglie anche la preziosa testimonianza dell’artista e attivista statunitense Jimmie Durham, Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia, scomparso nel 2021, che a Napoli ha trovato una bussola creativa e umana: «Mi sono sentito a casa perché è folle e piena di problemi», racconta con affetto. La narrazione – 70 minuti di racconto umano e universale – è accompagnata dalla colonna sonora originale di Simone Paleari, che interpreta l’inedito Doce e Sale insieme allo stesso Vitiello. Nel film anche il brano L’Unica di Gabriele Esposito.