Nasce ad Acerra il Centro diurno per anziani “don Mimì Cirillo” L’inaugurazione mercoledì 10 dicembre alle 17.00 in via San Cuono 28

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Un luogo pensato e voluto dalla Caritas diocesana per offrire sostegno e compagnia, perché venga restituita dignità alle persone anziane della città. E’ il Centro diurno per anziani “don Mimì Cirillo”, nel cuore di Acerra, in pieno centro storico, per contrastare la solitudine crescente tra le persone avanti con l’età e offrire loro spazi di socialità, relazioni autentiche, impegno attivo. «Gli anziani non sono scarti, ma radici: da loro parte la linfa che fa crescere le nuove generazioni» ha tante volte ripetuto papa Francesco ricordando quanto gli anziani siano fondamentali per la società. Perciò il Centro è immaginato come «un ponte tra generazioni, un luogo dove memoria ed esperienza possano diventare una risorsa preziosa per tutta la città» dichiara Vincenzo Castaldo, direttore di Caritas diocesana di Acerra. E’ dunque anche «un’occasione di crescita umana per i tanti giovani volontari che saranno impegnati nella struttura e porteranno sollievo agli anziani soli ricevendo in cambio il dono della saggezza e degli insegnamenti di chi è più avanti di loro nella vita» continua Castaldo. Questa nuova «opera segno» della diocesi di Acerra mette insieme Vangelo e promozione umana in un quartiere carico di disagio economico, sociale, educativo e spirituale. Un presidio di carità e civiltà, che insieme al Centro diurno per minori a rischio “Mariapia Messina”, con circa duecento ragazzi accompagnati tutto l’anno con le loro famiglie in difficoltà – riqualificano un’intera zona della città intorno alla Cattedrale. Per questo il Centro sarà intitolato alla memoria di don Mimì Cirillo, storico parroco della Chiesa dell’Annunziata di Acerra, a pochi metri di distanza, e proprietaria dello stabile concesso in comodato d’uso gratuito alla Caritas. Un pastore “pioniere” della causa degli immigrati che affollano i bassi del Centro storico, la maggior parte in condizioni poco dignitose, ai quali il sacerdote di cui ricorre il sesto anniversario della morte il prossimo 28 dicembre 2025, aveva offerto accoglienza attraverso una mensa parrocchiale e corsi di italiano per favorirne l’integrazione. «La decisione di aprire un Centro diurno è arrivata dopo anni di ascolto e comprensione delle situazioni più fragili», dal quale ci si è resi conto che «molti anziani vivono soli, con poche occasioni di incontro, mentre molte famiglie faticano a garantire un supporto continuo» afferma Annamaria Cozzolino, collaboratrice della Caritas che vede nella nuova realtà «un luogo in cui gli anziani possano trovare serenità, stimoli quotidiani, sicurezza e la possibilità di sentirsi ancora parte viva della comunità». Insomma «un ambiente senza barriere, climatizzato, dotato di spazi per laboratori creativi, attività motorie, momenti di festa e condivisione: una piccola casa quotidiana, dove trascorrere ore significative e ricche di vita». Perciò «l’inaugurazione rappresenta molto più del semplice avvio di una nuova struttura: è un gesto di cura verso una parte importante della comunità, un segno concreto di attenzione e responsabilità» conclude Cozzolino. Il 10 dicembre alle 17.00 in via San Cuono 28 ad Acerra, alla cerimonia di apertura della nuova opera di carità, promossa e realizzata grazie ai fondi dell’Otto per mille alla Chiesa cattolica e al contributo della diocesi di Acerra, parteciperanno autorità civili e militari. Il vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, benedirà i locali prima di visitare tutti insieme gli spazi del Centro e scoprire le attività nelle quali tutti i giorni saranno coinvolti gli anziani.