Continuano gli appuntamenti golosi a Tramonti con “Calici di Stelle” e la “Festa del Vino” il 10, 11 e 12 agosto

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10 Agosto Calici di Stelle: l’evento clou del periodo estivo è una vetrina di tipicità per quei palati raffinati capaci di risvegliare il desiderio sopito delle cose buone. Manifestazione promossa nell’ambito delle iniziative dell’Associazione “Città del Vino”, a cui Tramonti è associato. Protagonisti assoluti, ancora una volta, i vini doc Costa d’Amalfi, la cui degustazione avviene nella splendida Casa del Gusto. Una location d’eccezione, una vetrina per i nettari prodotti da quelle gemme a bacche bianche e rosse coltivati tra i terrazzamenti scavati lungo i fianchi delle rocce. Alla manifestazione è sempre associato un convegno a tema eno-gastronomico, momento di studio e valorizzazione di tradizione e cultura del territorio. L’evento richiama numerosi turisti per il tocco di classe e per il gusto con il quale viene organizzato. Serata di stelle cadenti e di sapore con le tipicità del territorio realizzate dalle aziende agricole (insaccati, Fiordilatte e formaggi ovi-caprini) dai ristoranti, dalle pasticcerie e dagli artigiani di Tramonti

Festa del Vino, Gete 11/12 Agosto. Un evento che esalta il Tintore, una varietà di uve che si trova solo in queste terre. Il vento di tramontana che soffia sui terrazzamenti che si affacciano sulla Costiera Amalfitana, l’influenza del mare, unita all’altezza della montagna, ha dato vita a queste viti inimitabili. Tramonti continua a mantenere in vita antiche usanze e antichi mestieri come la lavorazione dei formaggi e delle ceste di vimini, oltre alla coltivazione dei suoi vitigni ultracentenari che si dipanano con fitte trame su pergolati retti da impalcature fatte con pali di castagno. Un’autentica rarità nel panorama viticolo internazionale, ma anche l’eredità della metodologia che si utilizzava migliaia di anni fa con gli etruschi che popolavano questa zona. Degli antichi vitigni, che hanno fatto la storia e la for­tuna dei vini della sottozona Doc di Tramonti, molti risultano essere ancora produttivi e per giunta su piede franco. Si tratta di uve strettamente legate al territorio e in qualche caso esclusive dell’entroterra amalfitano come il Tintore, la cui produzione si concentra soprattutto nella borgata di Gete. A fare da cornice l’incanto dei luoghi con la Cappella Rupestre, mentre l’atmosfera è garantita dal suono delle tammorre.