RUBRICA SALUTE – Ma i cellulari causano davvero la miopia? Scoprilo leggendo l’articolo

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Boy Using Smart Phone

La luce blu degli schermi digitali danneggia i nostri occhi? E’ una domanda che insorge sempre di più negli ultimi decenni con l’avvento delle nuove tecnologie. Dati e stime ci dicono che l’insorgenza della miopia nei giovani nel prossimo decennio sarebbe destinata ad aumentare in modo vertiginoso. La causa? Ovviamente, è l’utilizzo sconsiderato, da parte dei giovani soprattutto, di smartphone, tablet e computer. Ma non è questa la causa primaria, perché la miopia ha sempre comunque una natura anche genetica. A far leva su questa predisposizione genetica, però, è l’ambiente, ovvero la sovraesposizione quotidiana a fattori che possono stressare gli occhi. Sicuro è che proprio la luce blu degli schermi digitali accelera il processo di insorgenza della miopia. Un trend che va di pari passo con la digitalizzazione e non accenna ad arrestarsi: secondo le previsioni, nel prossimo decennio il 40 per cento della popolazione faticherà a vedere da lontano.
Ma cosa causa la luce blu ai nostri occhi?
A differenza della luce naturale, la luce blu colpisce la retina con maggiore energia e frequenza causando irritazione, secchezza, affaticamento e offuscamento della vista, perché nel processo di diffusione e dispersione della luce che attraversa i vari compartimenti del nostro occhio per essere indirizzata e calibrata nel modo giusto la luce blu arriva alla retina con una frequenza più forte rispetto alla luce naturale causandone comunque un danno di per sé irrilevante ma che nel tempo potrebbe produrre effetti di sicuro più gravi. La luce blu, infatti, interferisce con l’accomodazione, ovvero la capacità dell’occhio di mettere a fuoco gli oggetti posti da vicino, con un conseguente sforzo ed affaticamento maggiore da parte del muscolo ciliare che è quello responsabile proprio della messa a fuoco nel fenomeno dell’accomodazione dei nostri occhi. Con il tempo l’affaticamento continuo può facilitare proprio la manifestazione di miopia, soprattutto nei bambini che oggi sono definiti “nativi digitali”.

Quindi cosa fare per proteggersi dalla luce blu? Ecco i nostri 5 consigli.

1. Il primo consiglio che diamo e che, tendenzialmente, danno tutti è quello di non fare un uso sconsiderato di cellulari, tablet e computer, soprattutto da parte dei bambini. Per chi ci lavora, invece, sarebbe opportuno prendere delle pause almeno ogni ora e mezza all’incirca, purché lo sguardo non si sposti sullo smartphone. A quel punto sarebbe tutto vano.
2. Seconda regola da seguire per limitare i danni della luce blu è senz’altro quello della “distanza di sicurezza”. Tenersi, ogni qualvolta si è davanti ad uno schermo digitale, ad una distanza di almeno 30-35 centimetri. Una regola molto seguita, inoltre, nell’ultimo periodo è quella del 20/20/20: per stimolare la messa a fuoco da parte degli occhi, mentre si lavora al pc o tablet, ogni 20 minuti si può osservare un punto a 20 metri di distanza per almeno 20 secondi.
3. La terza regola è quella di trascorrere più tempo alla luce naturale, perché secondo degli studi effettuati (Danimarca e Taiwan), sembra che la luce naturale sia un fattore di protezione dalla miopia. Il merito sarebbe tutto della dopamina che è prodotta dalla retina grazie all’esposizione alla luce naturale, che impedirebbe all’occhio di crescere troppo durante la pubertà, pregiudicando la visione ottimale. Quindi, trascorrete più ore fuori casa (magari tenendo quanto più tempo possibile i cellulari in tasca).
4. La quarta regola è quella di non utilizzare gli schermi digitali mai al buio. Quindi, la sera quando vi mettete a letto tenete sempre accesa la luce sul comodino se utilizzate smartphone, tablet o computer. In quel caso, se li utilizzate al buio l’effetto della luce blu sarebbe a dir poco doppiamente dannosa per i vostri occhi, perché il suo effetto si concentrerebbe tutto sulla vostra retina e non avrebbe modo di disperdersi nell’ambiente sotto l’effetto di altre fonti luminose.
5. La quinta regola – per chi utilizza sempre più smartphone, tablet e computer (sebbene molte aziende negli ultimi anni stanno cercando di adeguarsi producendo schermi che emettono sempre più basse frequenze di luce blu) per motivi di lavoro soprattutto, ma ovviamente anche per chi ne fa un uso personale – è l’utilizzo di lenti oftalmiche con trattamento antiriflesso capaci di schermare l’emissione di luce blu e limitare di gran lunga i danni ai nostri occhi.
Questi sono i nostri primi 5 consigli (non di certo gli unici) da seguire per limitare i danni della luce blu emessa dagli schermi digitali.

Per qualsiasi domanda e chiarimento non esitate a scriverci in privato oppure di consultare la pagina Facebook “Ortottica ed Assistenza Oftalmologica – Danilo De Gennaro”.