50 Kalò Londra di Ciro Salvo è Top Italian Restaurants 2019

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Premio Migliore Pizzeria italiana di Londra, l’unica nella capitale britannica ad ottenere I Tre Spicchi Gambero Rosso

50 Kalò Londra di Ciro Salvo premiata con i Tre Spicchi, il massimo riconoscimento del Gambero Rosso, unica pizzeria ad ottenere l’ambito riconoscimento nella capitale britannica e tra le 11 nel mondo. Ieri sera, martedì 26 marzo, si è svolta la cerimonia di premiazione al Royal Horticultural halls dove il Gambero Rosso ha presentato la guida Top Italian Restaurants e consegnato i premi. Ancora una volta Ciro Salvo viene confermato nell’Olimpo dei Pizzaioli e questa volta con un riconoscimento internazionale. “La miglior pizza che abbiamo all’estero, un premio per la qualità impressionante della proposta e per la costanza. Non abbiamo mai visto all’estero una pizzeria che utilizza le stesse materie prime utilizzate a Napoli: lo stesso olio extra vergine di oliva, gli stessi pomodori, la stessa mozzarella di Bufala” ha dichiarato entusiasta Lorenzo Ruggieri, International Editor del Gambero Rosso. Un giudizio costruito dagli esperti della guida, analizzando ogni fase della lavorazione, dall’impasto fino a cottura e topping. E poi l’ambiente e il servizio, quest’ultimo comprensivo pure della proposta beverage. <Sono onorato e soddisfatto del risultato raggiunto in meno di un anno di attività>, ha commentato Ciro Salvo.

50 Kalò  London  di Ciro Salvo

Aperta nel luglio 2018, 50 Kalò London è nel centro di Londra: nella celebre Trafalgar Square, la piazza delle piazze, uno dei simboli della capitale britannica nel mondo. 200 mq e novanta i posti a sedere, una squadra formata  e istruita  personalmente da Ciro Salvo che si divide tra Napoli e Londra dove ha portato il suo pluripremiato impasto, unico per leggerezza e digeribilità. Ciro Salvo è la terza generazione di una famiglia di pizzaioli. Nato a Napoli nel 1977, si è formato nella pizzeria della nonna a Portici, prima come fornaio e poi all’impasto. Nel 1996 si diploma e sceglie come professione il pizzaiolo mettendoci passione, dedizione e studio. La sua ricerca sull’impasto lo distingue dagli altri: lavora la farina con percentuali di acqua che superano la ricetta tradizionale e mette a punto un impasto altamente idratato, leggero e digeribile, unico nel panorama pizza in Italia. Nel 2014 apre a Napoli, a pochi passi dal lungomare di Mergellina, la sua pizzeria che chiama 50 Kalò: un nome non casuale perché 50 è nella cabala napoletana il pane, mentre kalò nell’antico gergo non scritto dei pizzaioli significa buono. 50 Kalò (panetto buono) è dunque la sintesi del suo lavoro, della sua ricerca come pizzaiolo.  La più autorevole critica nazionale e internazionale celebra il suo impasto e l’attenzione quasi maniacale dedicata alla scelta degli ingredienti per le pizze: le migliori selezioni di pomodoro, latticini, salumi e olio extravergine d’oliva aggiunto solo a crudo, a fine cottura. Il Gambero Rosso nel luglio 2013 gli dedica la copertina, nel 2016 gli assegna il Premio Maestro dell’Impasto e dal 2014 premia la sua pizzeria con i 3 Spicchi, il massimo riconoscimento nella Guida Pizzerie d’Italia. Il New York Times nella primavera del 2014 gli dedica un ampio servizio monografico e scrive “one of the best pizza in Italy”.  Identità Golose lo inserisce nel libro “100 x 10. I 100 chef che hanno cambiato la cucina italiana”, edito da Mondadori riconoscendolo tra i cento protagonisti della cucina italiana. Nel gennaio 2017 è l’unico pizzaiolo invitato a Torino per i 10 anni di Eataly insieme a 10 top chef e cucina accanto a Massimo Bottura. È tra le sei pizzerie italiane selezionate dalla prestigiosa Guida Michelin che segnala, tra l’altro, l’accurata carta dei vini della pizzeria. È Ambasciatore della pizza napoletana nel mondo per Slow Food.