Guglielmo Terminiello: l’uomo dei rosoli

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Guglielmo Terminiello con la moglie Anna

Da sciuscià all’apertura di tre ristoranti: l’Aurora, il Canonico 1898  e L’Aurora Light di  Sorrento     

Guglielmo Terminiello, il padre dello storico ristorante pizzeria Aurora di Sorrento,  ha molte vite. Dipende da cosa si vuole raccontare delle sue numerose e riuscite esperienze.  Si può iniziare con il dire che negli anni

Il maitre dell’Aurora che propone i rinomati rosoli

‘60 fu il primo ad avere un concetto moderno di bar e fu il primo a servire snack, toast e long drink in una realtà che prevedeva solo caffe e qualche gelato mentre si assisteva a “Lascia o Raddoppia” dalla tv del locale, perché a casa il televisore non l’aveva quasi nessuno. Ma si potrebbe anche iniziare con l’elogio del ragazzino intraprendente che nell’Italia della seconda guerra mondiale alternava le elementari con la vendita di noccioline o il lavoro di “sciuscià”, spazzolando per pochi centesimi le scarpe agli ufficiali alleati sbarcati a Sorrento. Come ancora si potrebbe descrivere del sogno dell’emigrante che lontano da casa dorme in camerate o letti in affitto con la valigia sempre pronta e una gran voglia di imparare ed emergere, mettendo tutti i risparmi da parte per investirli in quel sogno di un’attività propria. Un attività che poi ha preso corpo lentamente grazie a quanto appreso in giro per l’Italia e l’Europa nei ristoranti e negli alberghi di lusso in cui ha lavorato. E’ così che il bar che propone tante gustose novità per l’epoca come tramezzini e snack, pian piano diventa ristorante e pizzeria di successo e lui finalmente sposa l’amata Anna che ancora oggi si divide tra ristorante e marito. Ma forse il miglior profilo di Guglielmo Terminiello, o meglio quello che più riassume la sua vera dimensione di uomo e di ristoratore,  è quello che

Marco, Antonino e Guglielmo Terminiello

racconta del suo grande hobby, nato anch’esso ai tempi della gioventù quando in Inghilterra ha avuto a che fare con cocktail e liquori facendo germogliare in lui la passione per i rosoli. Una passione che poi ha messo in pratica negli ultimi 50anni di attività che hanno visto nei suoi locali l’eterna presenza di limoncello, finocchietto,

liquirizia, carruba, basilico, mandarino, basimilla (misto di basilico e camomilla), alloro, agrumi vari e via elencando fino a circa 100 gusti diversi, tutti preparati con le sue mani.

Patrizia Terminiello con il marito Ambrogio

Questo grande amore, la pazienza certosina, il provare e riprovare, la ricerca di ingredienti naturali coltivati in proprio, la capacità di ascoltare la natura ed i suoi ritmi, il sapere aspettare che il tutto maturi ed il saper mettere nel conto errori ed insuccessi costituiscono gli elementi fondamentali della filosofia di vita di Terminiello che con intelligenza e visione del futuro ha saputo mettersi da parte per far crescere professionalmente i figli, Patrizia, Marco ed Antonino, che dirigono ben tre rinomati locali di famiglia: l’Aurora, il Canonico 1898 e l’Aurora Light. Oggi dall’alto della saggezza dei suoi 85anni coltiva il giardino e la sua vecchia passione che lo inchioda al destino dell’uomo dei rosoli, un destino che coincide con la storia di chi ha saputo portare  importanti e moderne novità a Sorrento, avendo sempre nel cuore un antica tradizione come quella dei liquori fatti in casa.

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