Si può mangiare a Natale? si, ma con moderazione

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Manca davvero poco al fatidico momento in cui tutta la famiglia si riunisce intorno al tavolo per dare inizio ai “festeggiamenti natalizi”, definizione volutamente vaga atta ad indicare un arco di tempo ben poco definito soprattutto nell’ area metropolitana di Napoli.  Ebbene sì, bisogna ammetterlo, se è vero che Natale è il giorno dell’abbondanza, è anche vero che quest’ultima, per molti, ha inizio con la cena del 24 Dicembre e termina col pranzo del 6 Gennaio. Ma qual è l’incubo che accompagna molti durante questa piacevole battaglia a colpi di struffoli e roccoco? La nostra amata amica bilancia! Per aiutare i lettori a godervi le feste limitando i possibili “danni”, ecco dei consigli della Dottoressa Biologa Nutrizionista Alessia Aprea laureata in “Tecnologie alimentari” all’età di ventun anni e che ha conseguito la laurea magistrale in “Scienza degli alimenti e nutrizione” all’età di ventitré anni, presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”.

“Dottoressa, quali sono i consigli da tener presente generalmente a tavola?

“Il primo consiglio utile riguarda le porzioni, devono essere ridotte in modo tale da poter assaggiare tutto con moderazione. Inoltre, di fondamentale importanza per favorire la digestione e il senso di sazietà è mangiare seduti, con calma e masticando lentamente. Bisogna limitare: l’alcool, ricco di zuccheri; l’utilizzo di sale e olio, cercando di insaporire le pietanze utilizzando le spezie che svolgono la funzione di aumentare la termogenesi (capacità del metabolismo di assorbire ed utilizzare gli alimenti introdotti); pane, pasta e patate i quali producono succhi gastrici che giunti nell’intestino causano gonfiore. Da non sottovalutare è la quantità di cibo da preparare che non deve essere maggiore a quella necessaria, in modo tale da ridurre gli sprechi alimentari epranzo-di-natale-al-ristorante da evitare di introdurre l’indomani ulteriori calorie in eccesso. Suggerirei, inoltre, di non stuzzicare durante le pause che ci sono tra una portata e l’altra e di bere molta acqua per aumentare il senso di sazietà ed evitare bibite gassate.”.

Passiamo ora a consigli più mirati per queste feste. Quali sono i suggerimenti che lei propone riguardo gli antipasti?

“Bisogna fare molta attenzione a questi che potrebbero essere definiti dei “falsi amici” in quanto, pur non saziando, contengono molte calorie, quindi non bisogna lasciarsi ingannare e bisogna limitarsi nelle porzioni. È consigliabile preferire verdure grigliate, l’insalata di rinforzo anziché l’insalata russa e il baccalà all’insalata piuttosto che fritto. Il baccalà è considerato un pesce magro ed è ricco di proteine, inoltre, come anche il salmone, contiene grassi Omega 3 che riducono il colesterolo cattivo e aumentano quello buono.”.

Per quanto riguarda i primi?

“Pensiamo ad esempio alla pasta con i frutti di mare, questi sono poveri di grassi dunque è possibile mangiarli in abbondanza ma riducendo la quantità di pasta con cui vengono serviti. Non dimentichiamo che è fondamentale mangiare molta verdura poiché, essendo questa ricca di fibre, aiuta a purificare l’intestino. Dunque, la tradizionale minestra è una pietanza consigliata, preferibile con ridotte quantità di condimento e formaggio.”

Cosa ci suggerisce in riferimento a frutta e dolci?

“Per quanto concerne la frutta, bisognerebbe preferire la fresca alla secca poiché quest’ultima, pur apportando dei benefici al nostro organismo, contiene grandi quantità di calorie. Invece, riguardo ai dolci, bisogna cercare di mangiarne solo nei cosiddetti “giorni rossi”. È consigliabile preferire il panettone al pandoro, dato che quest’ultimo è più calorico, e soprattutto evitare di mangiare quelli farciti.”.

Per concludere, qualche consiglio personale per i nostri lettori?

“Anzitutto bisogna evitare di mangiare sentendosi autorizzati ad abusare della pietanza tradizionale in vista dei successivi 365 giorni di astinenza. In definitiva, ascoltate il vostro corpo! Sempre meglio indossare pantaloni che facciano avvertire il senso di gonfiore e sazietà; insomma, quando si sente che il pantalone inizia ad andare troppo stretto forse è giunto il momento di abbandonare il campo di battaglia”.