A Sarno si parla di disabilità con Valeria Parrella

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Ieri pomeriggio a Sarno un nuovo appuntamento letterario nel salotto letterario della scuola media G. Amendola. Ospite della kermesse, stavolta, la scrittrice e giornalista Valeria Parrella con il suo libro “Tempo di imparare”. Un libro che affronta una tematica molto delicata, ma allo stesso tempo molto attuale, come quello della disabilità, spesso definita, come afferma la stessa dirigente scolastica, prof.ssa Antonella Esposito, con il termine sbagliato “handicap”. Salotto letterario<Un percorso culturale voluto fortemente dal nostro staff che si è impegnato molto per creare un dibattito attivo su un libro, come quello della Parrella, molto toccante. Perché quello della disabilità è un tema a noi molto vicino perché noi insegnanti e il nostro gruppo di sostegno siamo ogni giorno a contatto con questi bambini e i loro genitori (18 bambini disabili nel plesso) e impariamo ogni giorno qualcosa di nuovo>. Anche il sindaco Canfora, presente all’incontro, si è espresso su questa tematica con poche parole, in quanto dichiara: < E’ molto difficile fare retorica in un momento come questo dove vanno condivisi valori e sentimenti di fronte alla sofferenza di chi quotidianamente affronta queste difficoltà. Ma spesso sofferenza, dolore e gioia sono facce della stessa medaglia. Chi soffre non deve essere visto in maniera diversa da noi. È molto difficile condividere il dolore e farlo proprio. Tramite il lavoro delle Politiche Sociali cercheremo, come amministrazione, di alleviare in qualche modo le sofferenze di tutte le famiglie in difficoltà, come dimostrano anche i 130.000 euro di vaucher acquistati con i risparmi delle indennità di assessori e consiglieri>. Nelle parole del prof. Vincenzo Salerno, assessore alla Cultura e alle Politiche Sociali, invece, è presente un ringraziamento a tutti i presenti e soprattutto alla presenza di tutte le scuole sarnesi, nelle persone dei dirigenti scolastici, che dimostrano come sia forte la collaborazione tra plessi scolastici su temi sociali molto importanti come in questo caso quelli dell’autismo e della disabilità.