Torre Annunziata: in mostra gli ori di Oplonti

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Era uno degli eventi più attesi degli ultimi mesi. Dopo diverse scommesse sulla data del suo inizio, finalmente, è stata fissata per venerdì 11 marzo, a Torre Annunziata dalle ore 9,30, a Palazzo Criscuolo, l’apertura della mostra dei reperti archeologici: “A picco sul mare. Arredi di lusso al tempo di Poppea. Oplontis, il fascino e la bellezza. Esposizione di sculture e reperti delle ville romane”.
Saranno messe in mostra, nelle sale della sede comunale di Torre Annunziata, preziose testimonianze della vita quotidiana dell’antica Oplontis.
L’esposizione (aperta dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 19,30) è stata voluta dal comune di Torre e dalla Soprintendenza Archeologica di Pompei, e sarà disponibile al pubblico per circa tre mesi.

“Penso che il futuro di un luogo si disegni sulle trame del passato, sulle strade che altri hanno camminato, sulle case dove altri hanno vissuto. Nessuno nasce da solo; siamo tutti figli della nostra storia, in ogni possibile senso.
Per questo il passato ci appartiene. Abbiamo il dovere di non dimenticarlo mai, e, al contrario, fare in modo che connoti il nostro agire quotidiano”, è quanto dichiara il primo cittadino oplontino Giosuè Starita, che continua:
“Per questo, l’amministrazione comunale di Torre Annunziata è particolarmente fiera di aver organizzato questa mostra, perché i nostri tesori del passato siano percepiti, come sono, patrimonio di tutti.
Dei torresi, ma di chiunque si riconosca nelle radici mediterranee. I reperti che potrete ammirare nelle sale di Palazzo Criscuolo saranno ornamenti di case, suppellettili e gioielli che abbellivano abitazioni e persone duemila anni fa.
Siamo convinti che questa potrà essere per Torre Annunziata una grande occasione per mostrare al mondo il suo volto migliore, quello più vero, fatto di un luogo di grande bellezza, ricco di opportunità e belle intelligenze. Dall’archeologia, dalla cultura, dal mare passa la rinascita della nostra città; la strada è ancora lunga, ma Torre sta camminando e cambiando, e non si fermerà.
Questo è un trampolino da cui la nostra bella città spiccherà il salto definitivo. Dopo aver reso balneabile il nostro mare e restituito ai cittadini l’opportunità di goderne, ripartiremo dallo straordinario patrimonio archeologico del nostro territorio. Il nuovo porto di Torre Annunziata sarà l’approdo comune per tutta la filiera archeologica, da Ercolano a Stabia.
La Torre Annunziata di domani avrà nel suo dna lo splendore, la bellezza e l’attrattiva di quel luogo che, una volta, era chiamato Oplontis”.