Pompei, liceo Pascal: premio alla quinta C per lo spot “Facebully” – IL VIDEO –

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Facebully. Questo il titolo dietro cui si cela il lavoro svolto in maniera, prettamente, autonoma dagli alunni della quinta C del Liceo Scientifico di Pompei “Ernesto Pascal”. Nella fattispecie si tratta di uno spot di sensibilizzazione per contrastare il fenomeno del cyberbullismo che si insedia sempre di più nella nostra società, e si diffonde soprattutto tra i giovani e nelle scuole. Un tema molto sentito dalla quinta C. Complice di ciò è proprio l’aver tra i banchi di scuola Gerardo, “un ragazzo diversamente abile ma speciale, più degli altri”, così hanno commentato i suoi compagni. Gli studenti hanno affrontato tutte le fasi di realizzazione del film: dal concept al prodotto finito. Il progetto è avvenuto anche grazie alla collaborazione di Francesco D’Auria con la sua associazione Aps Pompei 2033. L’opera, tra l’altro, risulta tra le vincitrici del bando di selezione “Scelgo Io”, ideato da Cuore e Parole Onlus. Il premio sarà consegnato il prossimo 18 aprile nella sala Newton della Città della Scienza di Napoli.

“E’ importante il motivo che ci ha spinti a portare avanti un progetto del genere, in quanto il tema proposto lo sentivamo molto vicino a noi. Ci sentivamo consapevoli del tema ed in diritto e dovere di sensibilizzare anche i più piccoli. Spesso ci siamo ritrovati coinvolti in episodi di bullismo e di cyberbullismo, perciò abbiamo sempre messo avanti l’importanza del tema che stavamo presentando – dichiara la quinta C che, poi, aggiunge -. Siamo molto orgogliosi di Gerardo, perchè è il perfetto esempio di integrazione all’interno di un gruppo scolastico di un ragazzo diversamente abile. E’ l’anima della classe e ci regala sorrisi che non hanno prezzo. La soddisfazione più grande, poi, è che abbiamo lavorato tutti, in assoluta sinergia e sintonia, creando la sceneggiatura, il copione, i personaggi ecc. Non pensavamo di arrivare così lontano, ma grazie al sostegno degli insegnanti siamo giunti alla fine del progetto, portando a casa anche un premio importante. Ma la vittoria più grande resta quella dell’insegnamento che abbiamo ottenuto da questa bellissima esperienza”.

Ad intervenire in merito è anche la dirigente scolastica, Filomena Zamboli: “Ero sicura che gli insegnanti e gli studenti ci avrebbero provato ed avrebbero raggiunto un risultato positivo, che non per forza doveva essere sancito con un premio. Il risultato l’hanno ottenuto per loro stessi. Ognuno di loro, infatti, ha saputo cogliere il meglio da questa esperienza. Questo è meraviglioso. La cosa più bella è vedere e sentire attraverso il lavoro di questi ragazzi che la scuola è possibile. Si può imparare tanto anche attraverso questi mezzi”.

“La nostra missione principale è portare la cultura attiva, partecipata e del saper fare in città: noi non vediamo i giovani solo come consumatori ma sopratutto come produttori di contenuti creativi e culturali. È giusto ricordare che chi ha provato a fare un vaso di ceramica è più predisposto ad averne cura ed apprezzarne il valore perché sa quanto lavoro c’è dietro. Il prossimo progetto vedrà la costruzione di una vera e propria troupe cinematografica fatta di studenti e anche se nessuno di loro sceglierà di fare cinema, saranno sicuramente spettatori di qualità”, questo il commento di Francesco Domenico D’Auria.

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