Cristo: “Lasciate che i candidati dei test a medicina vengano a me”

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Si avvicina il giorno in cui gli aspiranti medici dovranno mettere le crocette per acquisire il diritto di accedere allo studio desiderato. Ma il Ministero è disposto a qualunque sgambetto per fare ciò che ha decretato essere il bene dell’Italia: nell’orgasmo veloce della spunta, mettere fuori gioco l’odiato studente che riflette. E ognuno si prepara come può.

Se Gesù è riuscito a trasformare l’acqua in vino, Geppino è da dieci anni che prova a mettere a segno la quota di crocette ai test in medicina anche se varie volte ha stretto un patto con Dio: “Chissà che quest’anno non riesca a rispondere alla domanda su Miss Italia”. Infatti il problema di Geppino è che sì, siede sempre alla Destra di qualcuno, ma puntualmente non gli viene di ricordarsi le Miss: ogni nuovo quiz è un’annata diversa dello show e tra il ripasso del numero di figli di Bill Gates e delle spezie nel thè indiano, finiscono i post-it per i temi di cultura generale, quando se ne ritrova poi altri già scritti nelle mutande, è sempre troppo tardi…

Geppino spera sempre che capiti qualche domanda la cui risposta si possa facilmente ricercare in qualche puntata di Dr. House o di Grace Anatomy, ma si è convinto ormai che per uno studente in medicina effettivamente è più importante sapere se gli animali migratori dell’Artico si adattano ai mutamenti climatici altrettanto bene delle cincie dell’Oxfordshire che ricordarsi  le conseguenze dell’amputazione del muscolo della gamba per House.  A un certo punto Geppino decide di darsi all’esoterismo per poter risolvere i quesiti di logica e di matematica: cominciando con un paio di energetiche sedute spiritiche (che sostituivano pure la Getorade e il Pocket coffee a cui è intollerante), ha coronato il percorso con la trasformazione dell’albedo in rubedo. Siccome non ci pensava proprio a mettere da parte l’aiuto di Dio, ha scelto di unire all’arte misterica dei paradigmi universali una fede neoplatonica, in cui il Signore bene o male fa comunque il Signore.

Nel corso della sua preparazione il nostro Geppino ha mangiato una pianta nel caso si richiedesse il sapore della clorofilla, ha imparato i nomi della gente di tutto il proprio albero genealogico per i rapporti di parentela (scoprendo di essere stato adottato), ha sottoscritto un abbonamento al FAI per un aggiornamento continuo sui siti storici compresi quelli ancora da edificare, e tutto filava liscio ed efficace, non fosse per quell’estremo gesto di intraprendenza: per rendersi abile a rispondere a qualunque domanda sull’elettrostatica e l’elettrodinamica, Geppino  afferra il toro per le corna e va alla fonte, prende la corrente. Questo gli costerà un lungo periodo di degenza in ospedale e l’assenza ai test di quest’anno. Ma anche nella paralisi, si vede dagli occhi che Geppino pensa: proprio non vuole spendere i suoi soldi per un tutor dei corsi di preparazione, ma niente paura:-“Dio ha fallito? E io mi gioco il Dalai Lama.”