Pompei, il consigliere Perillo: “Le parole di Uliano sono solo menzogne”

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Salvatore Perillo
Salvatore Perillo

“Prendo atto che il Sindaco Uliano reagisce alle dimissioni della maggioranza dei Consiglieri Comunali apostrofando come traditori e farabutti gli autori dell’iniziativa e invitando le Forze dell’Ordine ad indagare sulle motivazioni occulte del gesto”, sono le parole del consigliere di opposizione Salvatore Perillo, che attraverso un comunicato ha voluto rispondere così alle accuse gratuite di stamattina del sindaco Uliano.
“Mi preme precisare che i veri traditori sono quei consiglieri che hanno deciso, in un momento di estrema crisi politica, di dare un appoggio alla amministrazione comunale, pur essendo stati eletti nelle fila dell’opposizione, e che Lei non ha disdegnato di accogliere tra le sue braccia!
I nomi sono a tutti noti, come pure ipotesi di interessi poco trasparenti posti alla base del mercimonio politico.
Per quanto attiene alle motivazioni che avrebbero indotto i consiglieri alle dimissioni,invece, sono tutt’altro che occulte, ma note alla gran parte della città’.
Hanno un nome caro Uliano, e si chiamano arroganza, incapacità e inadeguatezza.
I casi degli assessori Cascone, Sica e dell’ex Procuratore Marmo sono un chiaro esempio di arroganza.
Tanti cambi di giunta in soli due anni una palese testimonianza di incapacità!
La gestione precaria, improvvisata, alla giornata per intenderci, della Cosa Pubblica, un evidente segno di profonda inadeguatezza.
Ma siamo sicuri che Lei non è anche in malafede, caro ex Sindaco?
Alcuni personaggi ben noti, protagonisti del suo staff, e che di fatto governavano in maniera “occulta” il destino della Città, non agivano forse con la Sua compiacenza e per Suo volere?
Di tutto questo ne è a conoscenza il “lontano” De Magistris, orfano di un suo alleato alla Citta’ metropolitana?
Meglio il silenzio, caro Sindaco, perché il silenzio è più onesto di tante menzogne raccontate, con le quali Lei sta cercando inutilmente di nascondere la sua mediocrità e la sua frustrazione.
Per quanto mi riguarda, io rifarei cento volte il mio gesto. L’ho fatto per Pompei e per la sua dignità”.