Quel pasticciaccio da hit parade

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Imperversa l’estate e ci si gode la sdraio. Ma quei frustratoni degli intellettuali devono sempre nuotare controcorrente e per non ammettere di non essere all’altezza degli AperolSpritz party in spiaggia, inculcano nei loro pargoli strane teorìe per cui il sole alle due brucia e la musica tra giugno ed agosto è fatta per ingrassare le pance di cantanti e produttori, è diseducativa e fa pure schifo. Ma gli artisti sono insorti contro questa sottrazione di pubblico e in nome della propria dignità discografica hanno spiegato quello che:-“La gente non capisce nelle nostre canzoni il profondo e magmatico senso nascosto dei nostri testi. Talmente nascosto che neanche noi lo vediamo”- recita il manifesto di poetica firmato dalla maggioranza dei cantanti italiani tra cui Dolcenera e J-Ax.  I non firmatari sono rimasti neutrali: si fanno direttamente scrivere le parole da Mogol.

Un professore di lettere ed ermeneutica della Normale di Pisa denuncia che la canzone di Fedez e J-ax prende di mira una situazione di imbarbarimento umano che loro stessi hanno assecondato tramite un annegamento totale nei media e nei social tra x-factor e Santoro. E dire che il professore credeva di aver capito bene quando le sue orecchie hanno sentito “Vorrei, ma non posto” e stava per salvarli per il rotto della cuffia:-“Mah, saranno incoerenti ma almeno lo ammettono”. Ma quando ha scoperto che affianco a “non posto” campeggiavano più di dieci milioni di condivisioni tra cui quelle degli stessi artisti sui loro profili facebook, ha deciso di partire alla carica. I due rapper si difendono:-“La filosofia non è fatta per i nerd chiusi in palazzi vecchi, senza questo (ndr, indica il cuore). Il senso dell’essere è fatto per la società liquida da cui noi tentiamo di estrapolare il meglio, tipo quei due accordi che continuamente si ripetono dall’inizio alla fine della canzone.”

Assenza straordinaria di Lorenzo Fragola dalle hit del momento: i suoi agenti spiegano che è andato in ritiro per cercare un senso nuovo al concetto di hashtag dopo il travagliato parto del verso “fuori c’è il sole, gioia di vivere” dello scorso anno, una riscrittura del “m’illumino d’immenso” ungarettiano. Ma i ragazzi che alle due del pomeriggio prendono il sole non si danno pace per il silenzio di Jovanotti, artista che scandisce il loro anno nel modo più naturale: smaccatamente impegnato nel clima invernale e filosofo per tutti nella calura estiva. I suoi agenti dicono che per riflettere su un nuovo senso da dare ai lettini e agli ombrelloni ha cambiato temporaneamente pianeta, inutile cercarlo in un mondo che non è il suo perché la sua riflessione non è di questa terra. Dalla petizione manca però la firma di Edoardo Vianello: lui l’hanno trovato su una spiaggetta, “quando il mare è una tavola blu” a buttarsi “ con la testa all’ingiù”: distribuiva ai ragazzini ancora “pinne, fucile ed occhiali”.