Beni culturali e turismo: da Avella l’idea di un decumano archeologico

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Un’attenzione sempre maggiore alla valorizzazione dell’ingente patrimonio archeologico di Avella spiega la delega ai beni culturali che ho nell’amministrazione Biancardi” dichiara Carmen Loiola, assessore alla cultura con delega ai beni culturali “Io sono una paesaggista ed una curatrice museale, quindi con quelle competenze tecniche utili e necessarie per mettere a punto strategie per un lavoro sulla conservazione, valorizzazione e promozione del nostro patrimonio che Domenico Biancardi, sindaco di Avella, ha cominciato ad intraprendere già dal precedente mandato”. Competenze tecniche e narrazione continua dei beni culturali sono gli elementi su cui punta la cittadina della bassa Irpinia, dal forte interesse archeologico “Abbiamo infatti da poco introdotto l’Art bonus, quelle donazioni liberali attraverso le quali si può contribuire al restauro e alla manutenzione dei beni e che consentiranno di avere sul sito del ministero dei beni culturali una vetrina virtuale per i monumenti, per i reperti, il parco archeologico e il verde storico, anche ad esempio accessibili a persone che, originarie di Avella, vive ormai lontano dalla cittadina natia” afferma Loiola “Art bonus rappresenta anche un atto di sensibilizzazione: già un primo testing è risultato positivo; sono state evidenziate donazioni da parte di molti imprenditori che così non solo si stanno avvicinando all’arte, ma ne diventano anche parte attiva”.

Le strategie messe in atto dall’amministrazione avellana si muovono su  interventi mirati e specificamente lungo due direttrici: da un lato la divulgazione culturale attraverso progetti che possano coinvolgere le scolaresche creando così un dialogo con la pubblica amministrazione e avvicinando all’arte e al patrimonio i bambini ed i ragazzi che così vivranno attivamente il proprio territorio e dall’altro la promozione turistica per una maggiore valorizzazione: è infatti di poco giorni fa l’approvazione di una variazione del bilancio che da aprile 2017 consentirà di entrare in contatto con il Touring Club Italiano per il piano di miglioramento turistico, perché Avella aspira ad ottenere le bandiera arancione, sia per qualità della vita dei residenti che per la fruizione qualitativa per gli utenti dei beni archeologici della cittadina irpina.

Così Avella si potrà porre in un circuito turistico non solo provinciale ma anche regionale” sottolinea l’assessore “A me piace pensare all’idea di un decumano turistico che partendo da Pompei possa passare per Avella, Santa Maria Capua Vetere e arrivare fino a Sorrento” “A livello locale, credo che l’idea di un museo diffuso ad Avella possa apportare benefici all’intero territorio mandamentale: un bacino archeologico creerà indotti turistico-culturali” Una sinergia tra economia e cultura quindi che rappresenta il volano di sviluppo di un intero territorio “C’è ancora molto lavoro da fare, sulla scia del discorso che Domenico Biancardi ha cominciato dal precedente mandato; qualità ed oculatezza saranno alla base del nostro modus operandi: bisogna puntare sempre più in alto, se si aspira a segmentare il panorama culturale regionale”. Ne è un primo esempio l’ “Avella Art Festival”, risultato primo tra i progetti presentati in Regione nell’ambito dei Poc 2014-2020. “Volontà politica sostenuta da una fine tecnica procedurale hanno messo in piedi una progettazione che mira ad interventi di restauro, conservazione e alla creazione di eventi ed attività culturali che ben si sposano con la valorizzazione e la promozione del territorio”.

Museo diffuso, multimedialità e sistemi di realtà aumentata, che superino la desueta e polverosa idea museale ma che anzi possano creare una fruizione innovativa ed immersiva, anche per persone diversamente abili sono i prossimi passi che, in ambito culturale, muoverà Avella “Così il museo entrerà sempre più nella vita delle persone assolvendo ad un duplice ruolo a cui stiamo lavorando: creare rapporti col territorio e puntare sul ruolo strategico del turismo”.loiola