Tradizione contadina e marinara per i piatti del ristorante Le Sirene di Nerano

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Aliciotti fritti ripieni di provola, Fiori di zucca ripieni di ricotta e un delizioso panzarotto gonfio, soffice e fragrante da soli valgono la passeggiata e la pena di sedersi ai tavoli del ristorante Le Sirene della marina di Nerano. Ma l’invitante e abbondante antipasto non tradisce le aspettative apertesi con i primi tre assaggi. Anzi quello che dovrebbe essere un semplice apripista si rivela un viaggio alla scoperta delle radici della cucina di quest’angolo di paradiso della costa campana. E le radici di questa cucina sono impregnate di cultura contadina. Lo si percepisce dai piatti che arrivano. I pomodori ed il fior di latte che formano la caprese sono di produzione locale. Come lo sono i peperoncini, le melanzane, le zucchine ed i peperoni che sono gli ingredienti degli altri assaggi del lungo antipasto: peperoni ripieni, involtini di melanzane, parmigiana di zucchine e peperoncini verdi con il pomodoro sono le pagine del racconto che ci dice come questa terra, divenuta famosa e che richiama turisti da tutto il mondo, in realtà sia nata povera. Con la forza delle braccia le poche famiglie che abitavano il borgo, mezzo secolo fa, hanno strappato terreno alle rocce, trasformando il paesaggio in un giardino dai mille colori e dai mille profumi a cominciare a quello dei limoni. Ma da sola la terra non bastava ed ecco che molti contadini facevano anche i pescatori. Raccontato egregiamente con le alici dorate e fritte e marinate, con i totani e patate, con le cozze gratinate e con l’insalata di polpo. Insomma la cucina delle Sirene è la testimonianza che qui a Nerano la cultura contadina e marinara si sovrappongono anche a tavola.

Alfonso Caputo al piano

E la testimonianza non poteva che arrivare da una delle famiglie del luogo giunta alla terza generazione di ristoratori. I Caputo che gestiscono da sempre il ristorante albergo Le Sirene, che si trova proprio sulla spiaggia dell’incantevole baia, sono i custodi di questa tradizione che vede protagonisti sia il mare che gli orti di famiglia. E’ cosi che Alfonso Caputo, anima tuttofare del locale, porta in tavola i piatti preparati dalla sorella Marinella e dallo chef Patrizio Porzio. Dopo l’antipasto la scelta tra i primi varia tra l’immancabile e classico “Spaghetti alla Nerano” (caposaldo della cultura rurale della zona a tavola con i suoi meravigliosi zucchini e mantecati con il formaggio) e i “Paccheri fave cozze e pecorino” o alle “Linguine con pesce azzurro e peperoncini vedi” o ancora qualche primo del giorno . I secondi tutti di mare variano a secondo del pescato fresco e prevedono  “Involtini di pesce azzurro” o la “Ricciola con pomodori e olive”. Per i dolci bisogna farsi consigliare da Alfonso sperando che sia ispirato e pronto a preparare la sua gustosa zeppola.

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