I vini di Indovino: il sommelier recensisce il rosso casertano di antica memoria

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Manuela Piancastella e Peppe Mancini

Terre del Volturno Pallagrello Nero IGT, Ambruco, Terre del Principe, 2012
Ci troviamo tra le colline di Castel Campagnano, in provincia di Caserta. Qui nel 2003 prende vita l’Azienda Agricola Terre del Principe, in questi terreni attraversati dal fiume Volturno che ne ha segnato profondamente la storia, e ricchi delle tipiche “arenarie di Caiazzo” che vi donano ricchezza al punto da farne una zona fortemente vocata alla viticoltura. L’amore per la vigna e la memoria dei contadini che parlavano di Pallagrello (Bianco e Nero) e di Casavecchia, sono i motivi che hanno indotto Peppe Mancini ad abbandonare la professione di avvocato per intraprendere quella di vignaiolo. Il tutto è iniziato con un grande lavoro di ricerca iniziato alla fine degli anni ’80, col ritrovamento di vecchie viti pre-fillossera di queste 3 varietà autoctone sparse tra le vigne della zona, unitamente alla tenacia ed alla convinzione del valore di questi vitigni tanto apprezzati dai Borbone. Il grande lavoro di Peppe nel ridare lustro ad un’areale così piccolo lo ha portato a condurre studi ampelografici per selezionare i cloni da reimpiantare per scongiurarne la scomparsa. Un impegno che ha suscitato fin da subito grande curiosità tra gli addetti ai lavori e portato all’incontro con Manuela Piancastelli, allora giornalista, per un’intervista che le ha cambiato la vita. Lo stesso amore e la stessa passione spingono Manuela ad abbandonare la testata giornalistica per scrivere, insieme al marito Peppe ed alla consulenza enologica del Prof. Luigi Moio, quella che oggi è un’importantissima pagina della viticoltura campana: l’inserimento del Pallagrello e del Casavecchia nel registro delle varietà da vino. Quest’oggi vi parlo dell’Ambruco, un rosso da Pallagrello Nero. Tinto di un rubino fitto, vivido e dall’orlo granato, sprigiona profumi di amarene mature, di mirto, menta, alloro, cioccolato, tabacco e fiori composti. Il sorso è vellutato, succoso, fresco, con tannini perfettamente fusi e levigati, sapido e di grande lunghezza. Un rosso perfetto col Maialino alle erbe.           RUBRICA A CURA DI ANTONIO INDOVINO , Sommelier dello Yacht Club di Marina di Stabia, Degustatore Ufficiale e Responsabile del GDS AIS Penisola Sorrentina