Studio dell’Osservatorio Vesuviano e Università di Napoli: ricostruito in 3D il supervulcano dei Campi Flegrei

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Ricostruita in 3D la struttura sepolta del supervulcano dei Campi Flegrei: ha identificato la configurazione del vulcano Solfatara, caratterizzata da una forma a imbuto che favorisce l’accumulo di fluidi, e quella delle altre zone di emissioni idrotermali vicine. Il risultato, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, si deve ai ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ov-Ingv) in collaborazione con l’università Federico II di Napoli. Secondo gli autori, la ricerca è di fondamentale importanza per identificare gli elementi chiave coinvolti nella dinamica dei Campi Flegrei, “probabilmente guidata dalle strutture più profonde”. Lo studio, possibile grazie a una tecnica di indagine chiamata tomografia elettrica, ha permesso di ottenere un modello 3D dei primi 500 metri del sottosuolo. Il modello ha inoltre fornito indicazioni più chiare sulle faglie maggiormente attive nell’area studiata e collegate ai terremoti superficiali avvenuti tra il 2011 e il 2019