Le foto dell’ottava edizione de “I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti” by Mulino Caputo a cura di Nunzio Conte

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“I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti” è un evento, sponsorizzato da Mulino Caputo, dove i migliori pasticceri della Campania espongono le loro interpretazioni dei dolci napoletani tipici delle feste natalizie. Lunedì scorso, presso la sala Caruso Roof Garden Restaurant, situata al nono piano del Grand Hotel Vesuvio di Napoli (via Partenope, che affaccia direttamente su Castel dell’ovo), si è tenuta l’ottava edizione di questo evento. Il protagonista di questa edizione, fra i vada dolci tipici delle feste natalizie, è stato il Raffiuolo (in italiano Raffiolo), riproposto in varie versioni dai pasticceri che hanno preso parte alla serata. Ognuno dei partecipanti ha allestito il proprio tavolo con il Golfo di Napoli a fare da sfondo, realizzando una sorta di gouache multisensoriale. < “Quest’anno – ha annunciato Antimo Caputo, Ad dell’omonimo Mulino di Napoli –  abbiamo chiesto a tutti i partecipanti di dare una veste contemporanea a un dolce conventuale che ha più di 300 anni di storia alle spalle” Quale? Si tratta di un dolce che pochi sanno essere nato su imitazione di una pasta ripiena, i ravioli. A crearne la versione dolce furono, attorno al 1700, le benedettine del monastero di San Gregorio Armeno a Napoli. Nacquero così i raffiuoli, o raffioli (nella denominazione italianizzata): dolci glassati, prodotti con farina, zucchero, uova e confettura di albicocche. Ne esistono due varianti: una semplice e un’altra, più elaborata, che vanta la farcitura delle cassate, con la ricotta e le gocce di cioccolato. > I pasticceri che hanno partecipato all’evento, proponendo le loro specialità, sono stati i seguenti:

  • Salatore Capparelli – Patisserie Capparelli, Napoli – Cassatina innovativa;
  • Alessandro Cione – Pastry chef Grand Hotel Vesuvio, Napoli – Raffiolo ripieno, ricotta, pistacchio e amarena, biscuit al cioccolato e marzapane al rhum;
  • Salvatore De Riso – Sal De Riso Costa d’Amalfi, Minori – Raffiuolo Oplontis;
  • Salvatore Gabbiano – Dulcis in Pompei, Pompei – Raffiolo a strati di panettone;
  • Carmine Di Donna – Pastry chef Torre del Saracino, Vico Equense – Raffiuolo tradizionale napoletano, con glassa di acqua e destrosio (il dolce risulta più leggero);
  • Marco Infante – Leopoldo 1940, Napoli – tre varianti di Raffiolo (semplice, nasprato, con testa di moro);
  • Marco Napolitano – Pasticceria Napolitano, Napoli – Raffiol d’Arancio, interno di grano e buccia d’arancia;
  • Andrea e Nicola Pansa – Pasticceria Pansa, Amalfi – Raffiolo Spacca Napoli – Pan di spagna al cacao bagnato con Strega, croccante alle mandorle e arancia, cremoso al fondente, mousse di ricotta;
  • Alfonso Pepe – Pepe Mastro Dolciere, Sant’Egidio del Monte Albino;
  • Gianluca Ranieri – Pasticceria Ranieri – Raffiolo a cassatina rivisitato – Glassa al cioccolato fondente, ripieno di pecora trattata, setacciata ed aromatizzata in laboratorio, top mousse di latte;
  • Sabatino Sirica – Pasticceria Sirica – Raffiolo alla cassata gigante, Raffiolo classico e Raffiolo semplice;
  • Ciro Scognamiglio – Pasticceria Poppella – O’ Spagnuolo, dolce che richiama le arcate dell’omonimo palazzo storico, situato nel Rione Sanità;

Alessandro Slama – Ischia Pane, Ischia – Raffiolo cioccolato e fragola, Raffiolo cioccolato e passion fruit

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