Dieci anni di “Fantasmagoria”. Stasera al Tasso di Sorrento è di scena la solidarietà 

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Stasera, alle ore 21, al teatro Tasso di Sorrento grande festa per i dieci anni di “Fantasmagoria”, un progetto di musica e solidarietà, che vede protagonista la vocalist Sabrina Di Monda. L’intero ricavato dei biglietti sarà devoluto, come ogni anno, alle bambine dell’orfanotrofio Casa della carità, in Benin. Lo spettacolo, patrocinato dal Comune di Sorrento, con il sostegno del Consolato del Benin a Napoli, sarà incentrato sui brani dell’ultimo album di Sabrina Di Monda, dal titolo “Scugnizza Africana” e si basa sulla rapida successione di immagini, suoni, scenografie e cambi costumi. E tre inediti tra cui “E noi”, che vede come special guest Giorgia Di Monda. Una storia, quella di “Fantasmagoria”, fatta di impegno sociale e che nasce dal desiderio di Luigi Antonio Di Monda e Annarita Ruocco, di creare l’orfanotrofio nello stato africano del Benin. Un progetto d’amore divenuto realtà anche grazie a padre Stefano Maria Manelli, fondatore dell’Ordine Francescano dell’Immacolata, con la costruzione nel 2011 della Casa della Carità, per le bambine africane vittime di violenza.
“Grazie all’aiuto di tanti, abbiamo costruito una speranza in uno dei posti più poveri al mondo e culturalmente problematici, per tutte quelle bambine povere, abbandonate anche dalla famiglia, violentate, senza futuro ne’ possibilità di vita – spiega Sabrina Di Monda – Quelle stesse ch dopo dieci anni ritroviamo in casa, cresciute, in salute, sorridenti, con una formazione speciale ed avvolte da amore. La cosa più importante è il rapporto che abbiamo instaurato con loro, far sentire loro l’amore di un’unica famiglia, che nel tempo ha creato reciprocamente un rapporto simbiotico che, pur non parlando la stessa lingua, abbiamo coltivato e rafforzato condividendo le nostre giornate assieme, giocando, cantando, ballando, pregando. Questo è il vero traguardo che festeggeremo quest’anno, rivolgendo il nostro sguardo al futuro per accogliere e salvare tante altre piccole anime abbandonate”.