Alla Panetteria Di Giovanni di Vico Equense prodotti eccellenti scelti con cura da Giovanni Castiello

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Nella foto Giovanni Castiello e la moglie Angela

Un casaro prestato all’arte della vendita di prodotti di qualità in una bottega gastronomica. Un vero esperto di formaggi che è passato da direttore del settore deperibili di una delle più grandi catene di supermercati italiani a semplice bottegaio. La storia di Giovanni Castiello è piena di golose sorprese come i suoi prodotti che sono i più pregiati tra quelli che si vendono in penisola sorrentina. La bottega si trova in corso Nicotera a Vico Equense e reca un’insegna inconfondibile che la dice lunga sull’arte di Castiello: “Di Giovanni tre cose tene belle o pane, o prosciutto e a mozzarella”. Precisiamo subito che Di Giovanni è il cognome della nonna di Castiello ed è anche la scintilla che ha dato il via all’avventurosa vita lavorativa del nipote. La nonna nel dopo guerra, produceva ricotta di fuscella. Quella leggera, fresca e fragrante che serviva per farcire i panini (piccoli sfilatini) che si vendevano per strada. Una delle forme di street food, partenopeo, più diffuse fino agli anni 70. In quell’atmosfera Giovanni Castiello inizia a consegnare latticini per un caseificio con la sua bicicletta Graziella. E nulla faceva presagire che quel ragazzino di 15 anni in Graziella sarebbe arrivato fino alla chiocciola dello Slow Food che sulle sue guide per anni ha segnalato la sua bottega di Vico Equense. Ma prima di questa, Castiello ha diretto una catena di salumerie sparse per i vari quartieri di Napoli. Così ha affinato la sua capacità di ricercare salumi artigianali, prosciutti particolarmente pregiati o formaggi rari. Ed è così che oggi nella sua salumeria si trovano prosciutti crudi che arrivano alla stagionatura record di 28 mesi o si trova il parmigiano stagionato 36 mesi o formaggi che affina in proprio, come il caciocavallo che Castiello con una particolare stagionatura trasforma da dolce a semipiccante. E c’è anche l’angolo della mozzarella di bufala che qui arriva rigorosamente dal casertano. Un altro punto di forza della bottega è il pane casereccio che viene proposto nelle sue versioni migliori. Infatti c’è quello di San Sebastiano al Vesuvio, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia; ma anche quello di Gragnano e Sant’Antonio Abate. Insomma un piccolo tempio del gusto che vede impegnata anche la moglie Angela che ormai sostituisce con competenza quel ragazzino cresciuto con la passione per i formaggi e diventato bottegaio d’eccellenza.