Il libro “Mixed by Erry” della etnomusicologa Simona Frasca

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Ricordi di un tempo che fu. Uscivi da scuola, qualcuno andava ai banchi delle sigarette di contrabbando, ma tutti – tutti – si fermavano alle bancarelle di musica per comprare le cassette “Mixed by Erry”. Napoli negli anni ’80 era così per i ragazzini che avevano voglia di sentire la musica da tutto il mondo, senza aspettarla in radio, scegliendo i pezzi preferiti sdraiati sul divano, con gli amici, scoprendo il meglio della scena internazionale. E’ un pezzo dell’adolescenza di una generazione che viene celebrato con il libro “Mixed by Erry”, di Simona Frasca, docente di Etnomusicologia alla Federico II di Napoli, giornalista e critico musicale. Una scrittrice che era pure lei ragazza negli anni ’80 e che oggi narra la storia di Erry, Enrico Frattasio, e dei suoi fratelli Peppe, Angelo e Claudio che manifestarono la loro passione per la musica copiando sulle cassette quella che faceva trend nel mondo dei dj: un business da qualche miliardo di lire – le cassette con la scritta “Diffidate dalle imitazioni” le trovavi sulle bancarelle di tutti i quartieri di Napoli, e non solo – ma illegale.  Nel libro, edito dalla casa editrice napoletana “Ad Est dell’Equatore”, Frasca scrive la storia dei fratelli Frattasio, a partire da Erry, che racconta come tutto cominciò nel quartiere di Forcella e come in pochi anni si giunse a vendere in tutta Italia: un grande gioco d’azzardo, certamente illegale, ma che contribuiì a far conoscere nuovi talenti musicali in anni in cui non c’erano Youtube o Spotify.  La docente ha incontrato per tre anni i “re” della contraffazione musicale e ha ricostruito la vera epopea del falso, arricchendo il libro con la narrazione anche di altri protagonisti di quegli anni, da Luciano D’Angelo, il magistrato che indagò sulla loro attività, a Nino D’Angelo, il cantante. Dal libro è tratto anche il film “Mixed by Erri” di Sydney Sibilia, in uscita nelle sale il 2 marzo e distribuito da 01 Distribution, che narra la storia di quest’impresa illegale che alla fine portò i fratelli in carcere nel 1997. I Frattasio quell’anno erano in platea al Festival di Sanremo ma non sapevano di essere già seguiti dalla polizia che poi nei giorni successivi li arrestò. (fonte ANSA).