La scarola: da secoli sulla tavola dei campani

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Conosciuta già dagli antichi egiziani e romani, come ottimo medicinale per curare il fegato, la scarola viene utilizzata in cucina solamente nel XVII secolo. La scarola o indivia, infatti, arriva sulle tavole dei paesi che affacciano sul Mediterraneo nel 1600, anche se oggi è coltivata in tutto il mondo. Molto diffusa sul nostro territorio nazionale ed in particolare in regioni come la Puglia, l’Abruzzo, le Marche, il Lazio e la Campania dove trova un notevole impiego in cucina, sia da sola che in compagnia di altre verdure o legumi. Scarola e fagioli o imbottita sono alcuni esempi di come sia entrata nei piatti tipici. La scarola oltre che buona è anche salutare con le sue vitamine A e C, il ferro, il calcio, il potassio e le fibre alimentari. Grazie all’acqua e ai minerali in essa contenuti, risulta l’alimento ideale per chi fa sport e per le diete ipocaloriche. La scarola, sia liscia che riccia, è l’alimento ideale per chi soffre di malattie metaboliche o per chi ha alti rischi cardiovascolari.