Intervista al parrucchiere Mariano Balato: il filosofo dei capelli che ha conquistato il mondo

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Sei saloni in Campania, uno a Roma, l’altro a Ibiza e cinque centri estetici. Posti di lavoro a quasi 200 persone, soprattutto giovani, ed altri in arrivo. In “cottura”, infatti, altri centri sofisticati di hair style nei luoghi più fashion d’Italia e del mondo e l’occhio lungo sull’America e il Giappone. Ormai il brand Balato non solo a Napoli ma anche all’estero è una garanzia nel settore della moda dei capelli, con il «metodo Balato» la cura per le “teste” è qualcosa non solo di estetico, ma di profondo. Si va dall’aspetto tricologico a quello chimico, all’attenzione alla forma ma senza trascurare l’essenza. Perché ogni testa trasmette uno stato d’animo ed entrare in un salone Balato è come fare una sessione di yoga per i capelli. «Teste tutte belle e fatte a regola d’arte», così Mariano Balato ama dire delle acconciature delle sue clienti.

Lui, il guru di un’impresa fortunata Made in Naples che ha cominciato da giovanissimo, come aiutante del padre, e che in pochi anni ha aperto tre saloni a Napoli, due a Salerno, uno a Caserta, uno a Roma, uno all’Hard Rock Hotel di Ibiza ed è a lavoro per altre prestigiose aperture. Mariano non è stato scoraggiato nemmeno dal Covid: ha investito anche durante la pandemia. Non solo! Ha creato un metodo di hair style, fondato una linea di prodotti per capelli con il suo nome, acquistati tramite l’e-commerce in tutto il mondo, dà il nome a cinque centri estetici disseminati per l’Italia e gestiti dalla sorella Marcella. Insieme ai suoi soci, in primis il papà Gennaro e diversi collaboratori, Mariano Balato è a capo di un impero di bellezza gestito anche attraverso il potere dei social. Con le dirette, i Meet su Instagram e Facebook, la pubblicazione dei cataloghi e delle novità, il brand Balato riesce ad arrivare lontano con richieste sempre più crescenti.
«Il segreto è lo studio continuo – dice Mariano Balato- io sono ossessionato dalla correzione dell’errore, ma ci convivo per cercare eliminarlo. Poi la formazione al di là dei confini e, soprattutto, il cuore». Tra le iniziative di Balato, anche un forte impegno sociale: la collaborazione con l’associazione «Un angelo per capello» che consiste nella donazione di ciocche di capelli lunghe almeno 20 cm per consentire la realizzazione di parrucche utili a chi segue cicli di chemioterapia.

Come è cominciato tutto?
«Ero giovanissimo ed aiutavo mio padre che aveva un salone di parrucchiere nella Sanità. Fin da piccolo sentivo che qualcosa andava cambiato in questo mestiere, che quest’arte estetica, attraverso l’innovazione, il marketing e la comunicazione aveva delle grandi potenzialità. Lavoravo e studiavo, mi sono quasi laureato in Economia Aziendale».
Poi?
«Poi ho incontrato una persona che a soli 24 anni era già un manager internazionale nel campo del calcio scommesse. Mi disse “Bisogna essere laureati in risultati», così capii quale fosse il mio percorso: lasciai l’università e viaggiai per il mondo (New York, Miami, Los Angeles, Madrid, Parigi, Londra) per un anno e mezzo di formazione. Cominciai a formulare il mio metodo che nasceva dall’armonia di diversi stili e filosofie scoperte in giro per il mondo. Mi accorsi, al ritorno, che il mio metodo non coincideva con quello del salone di mio padre così nel 2011 aprii il mio primo salone: quello in via Duomo a Napoli. Il mio sogno era di aprire al Vomero e in via Toledo, ma non potevo permettermelo. Mia madre, Maria, che mi è sempre stata accanto mi disse che se fossi stato bravo la gente mi avrebbe seguito. È così è stato. Cominciarono ad arrivare clienti da tutti i quartieri di Napoli, poi dal resto della Campania e dell’Italia».
Fondamentale anche l’utilizzo delle tecnologie?
«Assolutamente. Sono sempre stato attratto dai social, fin dalla nascita di Facebook spinsi molti amici a scaricare il programma. Poi con Instagram cominciai a pubblicare il mio lavoro e mi hanno raggiunto clienti da ogni dove. Così nel 2018 ho aperto a Salerno, nel 2019 i due saloni al Vomero e a Toledo, come avevo sempre sognato. Persino durante il Covid abbiamo mantenuto i nervi saldi e abbiamo aperto a Caserta, mentre c’erano ancora le norme di distanziamento e le chiusure. Infine, nel 2022 a Roma e all’Hard Rock Hotel di Ibiza: siamo stati rintracciati dal loro management, lì ci sono gli hair stylist più in voga del mondo. È stata una grande soddisfazione».
Grande successo anche per la linea di prodotti…
«Sì, anni fa ho deciso che l’azienda Balato producesse in house i prodotti per la propria attività. Trovai il titolare di un laboratorio chimico che mi ha appoggiato ed abbiamo cominciato a produrre la linea. Oggi abbiamo 5 laboratori, io studio le varie combinazioni per ogni esigenza, con attenzione alla cura e alla tutela dei capelli, non solo all’estetica. Poi abbiamo cominciato a vendere con l’e-commerce, abbiamo circa 400 prodotti in catalogo e vendiamo almeno 2mila prodotti al giorno».

Balato, una famiglia unita?
«Sì. Mia madre Maria e mio padre Gennaro sono sempre al mio fianco, così come mia sorella Marcella, laureata in lingue, parla inglese e arabo ed è specializzata in estetica avanzata, che gestisce cinque centri estetici. Al mio fianco, sempre, mia moglie Rita, i miei figli Giuseppe, Rebecca ed Emily e i miei storici collaboratori, ora tra i principali soci tra l’Italia e l’estero».

Progetti per il futuro?
«Abbiamo dei progetti in corso, ma li sveleremo più avanti. Il mio sogno è conquistare l’America, ma anche il Sol Levante.  Sono molto orgoglioso dei miei collaboratori, specialmente i giovani in cui credo tanto. L’imprenditoria per essere vincente ha bisogno di continui stimoli, confronti, idee e sapere come e quando osare. Io non mi fermo, andremo avanti sempre verso il meglio, tanto siamo giovani».