Prossimo appuntamento il 27 con le Leggende Nere di Napoli
ScottoJonno, elegante caffè letterario incastonato sotto la Galleria Principe di Napoli, lancia “Storie da Bere: tra Arte, Miti e Sapori napoletani”, un nuovo format che intreccia cultura, mixology e alta cucina.
Ideato da Luca Iannuzzi, il locale, già divenuto in poco tempo un punto di riferimento per artisti, intellettuali e amanti del buon cibo, propone un’esperienza che fonde racconto e convivialità, dove ogni serata diventa un viaggio nella memoria e nelle leggende partenopee. E l’esperienza allo ScottoJonno risulta ancora più suggestiva grazie al fatto che nasce nei locali di un antico Caffè Chantant di Napoli. Gli ambienti sono stati restaurati con gusto e sapienza, nel pieno rispetto dell’originalità storica. Del resto, siamo nel cuore della città, in un punto ricco di testimonianze artistiche che fanno rivivere interi periodi della millenaria cultura e storia partenopea. Nel locale che sempre di più si pone all’attenzione degli amanti del gusto, del buon bere e della raffinatezza, sono previsti sempre
originali kermesse enogastronomiche. Infatti, dopo il successo del primo appuntamento, dedicato alle “Storie nascoste della Galleria”, il prossimo evento, “Le leggende nere di Napoli”, previsto per il 27 novembre, condurrà gli ospiti in un percorso tra misteri e suggestioni della città, accompagnato da una proposta gastronomica e mixologica inedita. Il nuovo menù firmato dallo chef Marco Ambrosino è concepito come un racconto dei sapori nascosti di Napoli. Ogni piatto diventa un simbolo, una piccola storia da gustare. Le sezioni del menù, dai “Varchi infuocati” ai “Sentieri nascosti” fino alle “Storie svelate”, rappresentano un itinerario emozionale tra tradizione e contemporaneità. Il pane tostato e i pani farciti si trasformano in metafore culinarie, evocando luoghi e figure del mito partenopeo: così “’O Giardino d’e Vergini”
richiama l’antico Rione Sanità con note fresche e aromatiche, mentre “O’ cuore ’e Pulcinella” fonde dolcezza e sapidità per celebrare la maschera simbolo della città. Nei piatti principali, come “Il velo del Cristo” o “L’Oracolo di Sibilla”, la cucina di Ambrosino unisce tecnica e poesia, offrendo un’esperienza che racconta Napoli attraverso la materia e il gusto. Accanto al menù, la nuova drink list ideata dal bartender gourmet Mirko Lamagna si presenta come un viaggio liquido tra mito e magia. I cocktail diventano “incantesimi da bere”, ciascuno legato a un simbolo della cultura napoletana. “Il canto della Janara”, con whisky e noce, rievoca antichi sortilegi benevoli; “La maschera di Colapesce”, a base di tequila e mango, unisce mare e fuoco in un duello sensoriale; “L’eco delle anime pezzentelle”, con rum e sakè, evoca la spiritualità dei vicoli e delle anime del Cimitero delle Fontanelle.
