I menù delle feste del ristorante La Gare di Pompei

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Il 25 ispirato alla tradizione ed il 31 alla fantasia con piatti di mare e tanta musica dal vivo

Le festività natalizie dalle nostre parti sono caratterizzate, oltre che dalle abitudini universali di scambiarsi doni, visitare parenti e amici o andare in giro per presepi viventi, luci d’artista ed altre attrazioni turistiche, anche da una tradizione gastronomica secolare che resiste nonostante una globalizzazione dirompente che rischia di spazzare via ogni sana abitudine. Nella nostra regione ed a Napoli in particolare non c’è moda che possa modificare la tradizione a tavola, a cominciare dalla pizza con scarole; ma anche quella fritta della Vigilia di Natale. Così resiste il baccalà, che fritto, all’insalata o in pastella resta uno dei pilastri della tavola di Natale, accompagnato dalla intramontabile insalata di rinforzo preparata con il cavolo, i sott’oli, le acciughe e le olive. Per non parlare della Minestra maritata che nata prima dei maccheroni, da almeno trecento anni accompagna i giorni di festa dei campani. Anche i dolci hanno un ruolo importante e non c’è tavola imbandita che non preveda i croccanti roccocò, le golose cassatine e gli invitanti struffoli, oltre al panettone, tanto per citare solo alcuni dei dolci della infinità tradizione che prevede anche sua maestà la cassata siciliana. Oggi tutta questa tradizione si trova anche nei ristoranti che da alcuni anni sono aperti anche nel giorno di Natale come La Gare di Pompei che ha messo in carta un menù a prezzo fisso per il 25. Un menù che si ispira al Natale partenopeo con piccole variazioni sul tema. Si parte con l’antipasto misto composto da Scarola ‘mbuttunata; ricottina alle erbe, formaggi stagionati in abbinamento alla confettura di frutta; Polpette fritte al ragù napoletano; mozzarella di bufala con prosciutto crudo e melone Capuaniello. I primi prevedono due classici: Conchiglione gratinato con ricotta, carne macinata, piselli e mozzarella e la Minestra maritata della tradizione partenopea; Il secondo di carne si rivela nell’Entrecôte, cotta a bassa temperatura, con patate duchessa tartufate e carciofi arrostiti. Chiudono i dolci della tradizione natalizia con gli Struffoli ed il semifreddo al torroncino, accompagnati dalla Musica dal vivo. Mentre per il cenone di fine anno il menù de La Gare lascia spazio alla fantasia ed alla creatività dello chef come è giusto che sia nella notte più lunga e festeggiata dell’anno. Si inizia con un misto di mare composto da: Medaglione di polpo,  Gamberi chevron, Calamaro ripieno e  Rolls di salmone. Poi arrivano i primi con i Cannelloni di mare in salsa aurora ed il Risotto vesuviano con fonduta di provolone del Monaco, salsiccia e tartufo nero. Il secondo di pesce prevede la Ricciola del mediterraneo con carciofi e porcini. Chiudono i dolci e una Maxi torta 2026  oltre al beneaugurante Cotechino e lenticchie. In abbinamento  Lacryma Christi chemin de fer Dop. Musica anche il 31 con i Sound 58 e con il Emanuele Oligo, campione mondiale di danza latino americana. E dopo i fuochi d’artificio la festa continua con la disco music di Dj Set