Sarnese, sognare si può?

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Sarnese
Stadio Sarno

Vibo Valentia, 22 novembre ore 17:00, stadio Luigi Razza. Il match valido per la quindicesima giornata del Campionato di serie D girone I, disputato dalla squadra di casa della Vibonese contro gli ospiti della Sarnese, si è concluso in parità con un gol per parte. La partita ha evidenziato ancora una volta l’incapacità da parte della squadra ospite di essere incisiva in trasferta, diversamente da come accade tra le mura amiche, entro le quali si è visto, nel corso di questa prima parte di campionato, ottenere un rullino di marcia da prima della classe. Infatti è proprio al Felice Squitieri che la Sarnese ha ottenuto le sue sei vittorie (più un pareggio) in sette partite giocate, con la bellezza di diciassette gol fatti e solo quattro subiti. Invece lontano dal suo fortino sono arrivati, nello stesso numero di partite, quattro pareggi e tre sconfitte, condite da dieci gol subiti (cinque nella trasferta di Marsala) e solo due fatti. Oggi, in un momento così delicato della stagione in cui si iniziano
a delineare le forze del campionato, e quando mancano solo quattro partite al giro di boa, ci si chiede se per i ragazzi di Esposito, che attualmente galleggiano nella parte alta della classifica occupando la quarta piazza, sia lecito sognare qualcosa in più della salvezza tranquilla o del centro classifica. Il patron Francesco Origo è stato chiaro sin dall’inizio, quando ha sottolineato che un progetto duraturo nel tempo si può portare avanti solo grazie a solide basi finanziarie, per non perdere credibilità agli occhi dei tifosi, dei media e dei tesserati stessi, affidando la gestione della squadra sul campo alla bravura di mister Gianluca Esposito(ex capitano), e in ufficio, con la carica di direttore sportivo, alla lungimiranza nello scovare talenti di Pasquale Ottobre, che può contare numerose conoscenze nelle varie scuole calcio. Solo gettando queste basi si può competere con società del calibro della neonata Reggio Calabria allenata da Francesco Cozza e del Siracusa di Sottil. In aggiunta alla forte ossatura della squadra, composta da elementi d’esperienza e sicura affidabilità come Ianniello e Savarese, mister Esposito ha a disposizione un vero e proprio “Paese dei balocchi”, in cui si distinguono particolarmente Imparato, attaccante classe ’94 e capocannoniere della squadra con quattro gol all’attivo, Gabbiano, difensore classe ‘96, Simonetti, attaccante classe ’94, tutti e tre in pianta stabile nella formazione titolare, più altri validi ragazzi di sicuro avvenire che portano entusiasmo, imprevedibilità e grande personalità. Quando si parla di cuore granata ci si riferisce non solo al Grande Torino e allo spirito che incarnava quella squadra leggendaria negli anni ‘40, ma anche a questi giovani, che sono nati e cresciuti qui a Sarno, che sanno meglio di chiunque altro cosa significa sudare e lottare per portare in alto la realtà Sarnese. Affidarsi così tanto ai giovani può portare a diversi errori di inesperienza, compromettendo quello che è il cammino previsto a inizio stagione, ma non sarà questo un alibi, perchè questo spirito di appartenenza alla maglia che, indossandone i colori a testa alta come successo in un Granillo gremito alla seconda giornata, porterà questi ragazzi a responsabilizzarsi. A maggio del 2012 il miracolo fu a un passo, infatti, quando sul neutro di Bitonto, tutto sfumò nello spareggio promozione con il Martina Franca. Quest’anno chissà, forse, sognare, si può.