Esame di abilitazione. Avvocati napoletani sul piede di guerra.

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C’era da aspettarselo. Gli avvocati napoletani non ci stanno e si riservano di agire legalmente. E’ di ieri la notizia apparsa su un noto quotidiano secondo la quale i commissari milanesi avrebbero intenzione di far annullare dal Ministero le prove d’esame per l’abilitazione alla professione forense svolte lo scorso Dicembre dai giovani aspiranti avvocati napoletani. Secondo la giornalista circa il 20% degli elaborati fino ad ora corretti dai Commissari meneghini risulterebbero copiati e non ci sarebbero state le perquisizioni e le ispezioni previste all’ingresso della sede d’esame. esameCosì il Presidente dell’Ordine di Napoli, Avv. Armando Rossi, invia la sua replica al direttore del giornale riservando all’intero Consiglio la decisione di agire per la tutela dei diritti lesi con la pubblicazione dell’articolo. Per domani, alle ore 12:00 vi sarà inoltre la Conferenza presso la Sala Metafora del Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli indetta dal Presidente della Corte d’Appello di Napoli e dal Presidente dell’Ordine su richiesta del Presidente della Commissione Esami di Avvocato, Avv. Luigi Vingiani, per chiarire ulteriori aspetti della vicenda. Il Presidente dei Giovani Penalisti di Napoli, Gennaro Demetrio Paipais nel frattempo, tuona che “occorrerebbe una riforma dell’esame di avvocato che tenga in debita considerazione l’effettivo esercizio della pratica forense e  la valutazione in udienza dell’idoneità del candidato a poter assistere un cittadino. La bufera è da ascrivere non ai candidati ma ad un sistema che si affida a percentuali precostituite di non ammessi senza valutare nel merito gli elaborati. La percentuale del 20% di ammessi che si ha negli ultimi anni è figlia di ragioni evidentemente politiche di ridurre l’accesso alla professione.”