Nel distretto sanitario 52 arriva “Cittadinanzaattiva”

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Da qualche settimana è operativo anche a Striano il programma socio-sanitario intrapreso da “Cittadinanzaattiva”. L’associazione, nato a livello nazionale nel lontano 1978 e sviluppatosi nel tempo fino ad oggi anche in un contesto internazionale, cerca di rispondere alle esigenze dei cittadini, non sempre tutelati in maniera corretta,  e si interfaccia anche per far da tramite con le autorità competenti, rispetto a quelle che sono le legittime richieste di comuni utenti che si perdono nel labirinto, spesso sconfortante, di una burocrazia tanto lenta quanto “poco equa”. Michele Ammendola, medico e coordinatore di questo importante percorso, avuto il lasciapassare dai vertici dell’Associazione ed alla presenza del rappresentante regionale Renato Palumbo, ha così deciso di dar vita ad un’organizzazione giovane e dinamica senza scopo di lucro che si propone di andare ad operare su tre importanti settori la scuola, rappresentata all’interno dell’organizzazione dal preside Michele Mancusi; i diritti del cittadino, rappresentati dal tandem tutto rosa, la dottoressa Eleonora Serafino e dall’avvocato Valeria Ammendola; la sanità – Tribunale dell’Ammalato, con Cordella Antonio supervisore.

La sede temporanea, con uno sportello attivo dal lunedì al venerdì, si trova a Striano in Piazza D’Anna n° 16, nei pressi dello studio medico Ammendola e l’ area di competenza sarà il Distretto Sanitario 52: quindi, oltre a Striano, a poter usufruirne saranno i residenti dei comuni di Palma Campania, Ottaviano, Poggiomarino, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, San Gennaro Vesuviano ma anche Sarno, facente parte della Provincia di Salerno ma inglobata in quanto territorialmente e geograficamente vicina e priva del suddetto servizio.

Proprio qualche giorno fa si è potuto effettuare anche il primo intervento concreto: a San Giuseppe Vesuviano un’anziana signora affetta da un’uncera che non  le consentiva di muoversi dal proprio letto, ha potuto ricevere cure chirurgiche ed infermieristiche gratuite, inizialmente negatele a domicilio per mancanza di personale. Tanta è la soddisfazione di tutti, soprattutto degli addetti ai lavori che non fanno altro che restituire quello che spetta di diritto ai normali cittadini, stanchi di ricevere sempre un no come risposta e vedersi negata, per l’ennesima volta, la dignità.