Le “Storie sbagliate” di Scala e le parole della madre di Nicola Nappo: “Era innocente ed è stato ammazzato”

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“Mio figlio era un ragazzo semplice, allegro, un lavoratore, una persona piena di vita. Non aveva fatto niente di niente. Non si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato, come ha scritto il giudice. Era innocente ed è stato ammazzato”. Sono parole della mamma di Nicola Nappo, il giovane assassinato per errore la sera del 9 luglio 2009 a Poggiomarino. La sua somiglianza con un esponente di un clan camorristico fu la sua condanna a morte. Il suo sacrificio – con il papà che ha sottolineato la scarsa presenza dello Stato – è stato evidenziato nel corso della presentazione del libro “Storie sbagliate” al cineteatro Minerva di Boscoreale, scritto da Tonino Scala insieme con i ragazzi dell’Istituto comprensivo Dati. Le testimonianze sulle vittime innocenti si sono alternate ai momenti che hanno visto protagonisti i ragazzi. L’accensione dei lumi della memoria, curata da Nicola Marano, il coro guidato da Generosa D’Auria, l’esibizione con l’oboe di Giuseppe Tarantino, l’esibizione di ginnastica curata da Silvana Barbero hanno fatto da coreografia al dibattito sul volume realizzato con la collaborazione delle docenti Mariella Nunziata, Linda Romano e Rachele Tortora che hanno coinvolto nello studio e nell’analisi del testo i ragazzi della scuola. I nomi di Giancarlo Siani, Silvia Ruotolo, don Peppe Diana sono solo alcuni di quelli menzionati. “Il primo problema del nostro territorio è la mancanza di lavoro? No, è la camorra perché – ha detto Tonino Scala – dalle nostre parti è un cancro che soffoca le nostre vite. Il problema ci riguarda da vicino, tarpa le ali ai giovani. Purtroppo ci indigniamo ma spesso poi dimentichiamo”. In sala presente anche Giovanni Durante, padre di Annalisa, uccisa per errore dalla camorra a Forcella e il presidente dell’associazione che porta il suo nome, Pino Perna.